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In questi giorni abbiamo assistito ad un proliferare sui media di ottimistiche notizie, incomplete e non corrette, riguardanti lo stato in cui versa la “nostra” ferrovia Roma Lido, di cui non è nota la fonte, e talvolta neppure il nome del giornalista redattore degli articoli, e pertanto ci corre l’obbligo di fare il punto della situazione, fornendo notizie e dati certi, come è nostra abitudine. E lo facciamo punto per punto.

    Treni in esercizio.

    Come abbiamo relazionato nel monitoraggio mensile del mese di marzo 2024, c’è stato un lieve miglioramento dello stato del servizio, con una riduzione di ritardi/soppressioni che dovrebbe preludere ad un minor disagio per i viaggiatori. Inoltre dal 18 marzo è cambiato l’orario a seguito dell’inserimento in esercizio del CAF 300 (da noi soprannominato “Lo Sfrenato” – matricole 389-390) tornato dalla revisione generale, modificando la frequenza da 22′ a 20′ (ma si sarebbe potuto scendere a soli 18’ d’intervallo, con un po’ più di coraggio da parte della Direzione regionale infrastrutture e mobilità e della Dirigenza di movimento di Cotral S.p.A.) . Oltre a questo, nei giorni in cui Cotral ha a disposizione un sesto treno funzionante, lo mette in esercizio per fare corse straordinarie in orari di punta (chiamate “Spazzole” e “Sottilette” a seconda del tipo).

    Questa è la fotografia reale della situazione al momento, con il servizio ordinario, a copertura dell’Orario Ufficiale a 20’ “flat”, cioè totalmente piatto, cioè uguale identico ogni giorno feriale, da lunedì a sabato, ed in ogni orario dalle 5:15 alle 23:30), con soli 5 treni regolari in linea.

    Scrivere e raccontare, come fatto da alcuni giornali/veline, di un servizio a 15′ con i treni oggi a disposizione e senza ulteriori treni affidabili è difficile, altrimenti Cotral (che sta ancora facendo un mare di figuracce) lo avrebbe implementato, non fosse altro per giustificare i milioni di euro percepiti dalla Regione a fronte di un programma di esercizio che, pur essendogli stato “cucito addosso” dalla Direzione regionale infrastrutture e mobilità. non produce neppure i “treni/Km” che dovrebbe.

    Manutenzioni.

    Le date annunciate dalle aziende Astral e Cotral sui rientri dei treni andati in manutenzione sono sempre state regolarmente disattese, sia che i treni si trovassero a Graniti (presso l’officina Metro C-ATAC) ovvero a Piacenza o Brindisi (presso Alstom). Non solo: chi potrebbe affermare che i convogli rimessi in linea, anche quelli tornati dalla Revisione Generale di sicurezza, tutti belli e inutilmente riverniciati in “azzurro-scuro-Cotral”, siano pienamente affidabili e non abbiano stop improvvisi per riparazioni di singoli difetti occasionali, o non abbiano comunque problemi alla chiusura delle porte, alla pioggia dai soffitti o agli impianti di condizionamento, che li tolgono comunque di linea per decine di corse? Nessuno.

    Comunque per ogni treno che rientra dalla manutenzione ne andrà un altro, pertanto il saldo sarà pari a zero.

    Treni nuovi.

    Ribadiamo quanto comunicatoci ufficialmente nell’ultimo incontro con l’Assessorato regionale alla mobilità: il primo treno nuovo (il c.d. “Prototipo”) arriverà verso la fine del presente anno. Poi serviranno molti mesi di collaudi statici e dinamici, nonché l’approvazione per la messa in esercizio da parte dell’Autorità nazionale per la sicurezza ferroviaria – ANSFISA, per consentire l’autorizzazione agli altri cinque del primo Contratto di acquisto firmato dalla Regione anni fa che successivamente, a distanza di alcuni mesi uno dall’altro, arriverebbero dallo stabilimento di produzione Firema-Titagarh al Deposito di Magliana (sempre che ATAC riesca a trovargli il posto nel parco ferroviario per l’alloggiamento).

    Risultato? Il primo treno del gruppo minimo e necessario di almeno 6 nuovi disponibili per l’esercizio lo vedremo a fine 2025. Gli altri treni (ne sono previsti in totale 20, ma finanziati soli 16 per la Lido e 18 per la gemella di sventura Roma Nord) arriveranno a seguire, dopo che avranno recepito gli interventi necessari esperiti sul treno pilota e dopo che Regione, Astral e Cotral avranno risulto un “impiccio non imprevisto” di natura tecnica, per far dialogare, tra terra e treno, i sistemi di controllo del traffico ferroviario (ma di questo ne scriveremo un’altra volta, dopo l’uscita della ennesima “velina giornalistica”).

    Pertanto l’intera nuova flotta viaggiante sarà utilizzabile dai viaggiatori in un arco di tempo compreso fra la fine del 2025 e l’inizio del 2027. In contemporanea i treni attualmente in esercizio verranno tutti dismessi o (speriamo per non sprecar altro denaro pubblico) adattati in 3 parti e ripassati alla comatosa Metro B.

    Per tale motivo insistiamo dall’autunno del 2021, in buona compagnia con varie delibere di Consigli Municipali, pronunciamenti di esponenti politici di varia appartenenza e nel silenzio assordante della Dirigenza Cotral, (seppur direttamente interessata alle migliaia di corse previste nel Contratto di Servizio firmato con la Regione nel 2022 e mai fatte per carenza treni), per avere 1 treno dalla Metro A (ma ne servirebbero almeno 2) per poter ridurre seriamente i tempi di attesa.

      I lavori sono in capo a RFI-Rete Ferroviaria Italiana del gruppo FS e appaltati da Italferr. Il rifacimento dell’infrastruttura (binari, massicciata, canalizzazione) sono terminati, con un discreto ritardo rispetto a quanto previsto e annunciatoci negli incontri, mancando ancora l’integrale sostituzione e l’omologazione di tutti gli scambi in linea. Adesso devono essere effettuati i lavori di rifacimento di quasi tutta linea aerea (escluso il segmento tra Colombo e Lido Ostia Centro) e il sistema di segnalamento. Questi lavori avrebbero dovuto iniziare a primavera 2023 e terminare a fine 2023, ma hanno subito uno stop a causa del tempo trascorso nelle stanze della Direzione reginale infrastrutture e mobilità, tra il finanziamento ottenuto dal Governo e dal CIPE nel 2016 e l’inizio concreto delle opere, alla luce dell’aumento oltre il 30% del costo dei materiali, in attesa che la Regione trovasse i soldi per coprire la differenza di prezzi. Dovevano ripartire a gennaio e poi sono slittati di mese in mese. Ci è stato detto che partiranno a metà maggio, ma dureranno fino a tutto il 2025 se non si saranno ulteriori slittamenti. Con relativa chiusura della ferrovia dalle 21 in poi da lunedì a venerdì. L’importo dei lavori tecnologici è di 100.991.476 €.

        Stazioni.

        Iniziati i preliminari per Acilia sud-Dragona e per il nuovo fabbricato viaggiatori di Tor di Valle nel 2013 dovevano durare 20 mesi e costare 5.702.172 € (Determina della Regione del 12/1/2010 con importo di 7.248.253 € a base d’asta). Come è noto, a causa di ATAC S.p.A., che non riversava all’impresa nei tempi dovuti i fondi ricevuti per pagare le fatture e della stessa Regione che era “distratta”, i lavori sono andati avanti a singhiozzo, fino a fermarsi del tutto il 17 agosto 2017, con i lavori che stavano già a oltre il 60% di ultimazione.

        Dopo una lunghissima trattativa, nel maggio 2022 si è arrivati ad una transazione fra la ditta esecutrice e la Regione per un accordo del valore di 3.016.541 € e i lavori sono ripresi a settembre 2022, procedendo comunque con lentezza. La fine lavori era prevista per il 6 ottobre 2023, invece ci è stato detto che dovrebbero terminare a fine maggio o giugno 2024, ma la dirigenza di ASTRAL (subentrata ad Atac in questo appalto molti mesi prima che nella gestione della linea) adesso non si sbilancia nel confermare la data già comunicataci.

        Per Acilia sud-Dragona (questo è il nome esatto che dovrà avere la nuova fermata, come chiesto ufficialmente dal X Municipio e come concordato dal Comitato Pendolari con Assessorato regionale e Direzione ferrovie di ASTRAL) c’è stato un inconveniente causato dall’Autorità di Bacino che ha richiesto un nuovo muro di contenzione per far fronte a eventuali esondazioni. Per Tor di Valle invece non ci sono impedimenti.

        Astral si è ripetutamente impegnata ad aprire Acilia sud-Dragona a fine ottobre 2024, dopo tutti i collaudi sugli impianti. Tor di Valle è aperta al servizio passeggeri, pur con disagi prevedibili e con la definitiva chiusura dell’accesso in banchina dalla scalinata lato Ostiense (per intendersi quello che, secondo alcuni, serviva per il c.d. nuovo stadio) al vecchio fabbricato di stazione e i collaudi dovrebbero essere contestuali ad Acilia sud-Dragona.

        Il costo totale delle opere è quindi salito a 11.979.980 €, dovuto ad un adeguamento prezzi (dopo oltre 10 anni dall’avvio dei cantieri, 12 dall’appalto e ad oltre ventiquattro dal finanziamento governativo e dalla previsione dell’opera in un Accordo di programma tra Regione ed ex Ministero dei trasporti) ed alla transazione.

        Opere accessorie.

        Stiamo parlando del ponte ciclopedonale che collegherà la stazione di Acilia sud-Dragona con Dragona e Dragoncello e del parcheggio, che dovrebbe consentirne la fruizione anche a chi arriverà, in autobus o auto, dai quartieri limitrofi di Madonnetta, via di Saponara ed Axa.

        Abbiamo ormai una triste certezza: la stazione aprirà senza le opere accessorie importantissime e tutte di esclusiva competenza capitolina. Come già detto la stazione doveva essere funzionale già nel 2015 ma nessuno, né Regione, né Comune, né Atac si è preoccupato concretamente in questi 10 anni di prendere in considerazione l’intermodalità e il necessario collegamenti con il territorio, nonostante le due opere siano state inserite nel Piano di Recupero Urbano di Acilia-Dragona e pur avendo ricevuto Roma Capitale i relativi fondi fin dal 2015. Eppure tali fondi il Comune se li è inutilmente tenuti in pancia per troppi anni ed ormai non bastano più a coprire i costi di costruzione!

        Ancora una volta è dovuto arrivare un finanziamento governativo, a giugno 2023 coi fondi per il Giubileo, che ha integrato ciò che mancava e ha assicurato anche i fondi per avviare la progettazione e la futura costruzione delle fermate di Giardino di Roma e di Mezzocammino – v. di Trafusa (anche queste due opere previste dal Piano regolatore fin dal 2008 ma ferme al palo, coi soldi degli oneri di costruzione versati per i palazzi costruiti a decine nei due quartieri, rimasti ben stretti in qualche diverticolo dell’intestino della pancia contabile del Comune di Roma – complimenti alla Ragioneria Capitolina per il brillante risultato degno di un “Patto di stabilità”).

        Il risultato è che il ponte (pur se inserito da febbraio 2022 dalla Giunta Gualtieri e dal suo Assessore alla im-mobilità nel PUMS di Roma Capitale) dopo la determina di validazione della progettazione esecutiva, è ancora in attesa di avvio della gara di appalto.

        Il Comune -Dipartimento capitolino LL.PP SIMU-, dopo NON aver aggiornato la progettazione dell’opera ai recenti documenti programmatici PUMS dello stesso Comune (che indicavano il ponte come “CICLO-pedonale”, come passaggio dell’opera PUMS “Dorsale ciclabile mare-Tevere”), è ormai in difficoltà anche nel fare cose minimali ed ha passato la palla ad Astral, che dovrà indire la gara per la costruzione e prima di vederlo passeranno un paio di anni (6/8 mesi per la gara salvo ricorsi, 10 mesi per la realizzazione, poi il collaudo).

        Il parcheggio, quello VERO (non quello che pensano di realizzare spianando terreni ed aree a verde pubblico lato Acilia sud con le relative alberature, facendo finta che siano tutti alberi malati, o quella sua parte che pensano di fare per aggiungere, lato Dragona, 50 posti auto che già oggi sono 50 auto parcheggiate, vicino al Centro anziani di Dragona, sul medesimo spiazzo ghiaiato), non questi ma l’unico parcheggio risolutivo per avere lo scambio gomma-treno, quello che sarebbe percorribile con un percorso protetto e dedicato, ciclo pedonale, di soli 200 mt senza neppure dover uscire dal perimetro della stazione e del sedime ferroviario, quello proposto fin dal 2015 in Conferenza partecipativa indetta dall’ex Assessore alla sicurezza -Sabella- ai tempi dello scioglimento del Consiglio Municipale per “Mafia Capitale”, quello che dovrebbe sorgere sul terreno di proprietà comunale oltre il deposito Atac, pianeggiante ed in parte già usato per parcheggio delle auto dei dipendenti ATAC, quello di 11.000 mq a destinazione urbanistica conforme -Servizi di quartiere-, quello che, ATAC permettendo, consentirebbe di attestare i capolinea di tutte le linee bus di adduzione da mezzo entroterra del X Municipio a soli 50 metri dai tornelli della nuova fermata, dentro un angolo del parcheggio del Deposito Acilia, quello che, pur essendo anche questo deliberato dal Municipio X da febbraio 2021 come opera primaria di scenario per il PUMS, deve essere ancora progettato e ovviamente realizzato.

        Ma anche qui il Comune è latitante e la Regione osserva in religioso silenzio. Quindi a causa della burocrazia o incapacità non sappiamo quando la stazione avrà un parcheggio dignitoso. E non lo sa nessuno. E come Comitato Pendolari e Comitati di Quartiere non staremo a guardare se per garantire qualche posto macchina verranno abbattuti decine di alberi antistanti la stazione.

          E’ iniziata finalmente la Conferenza dei servizi decisoria a valle della quale dovrebbero partire i lavori, attesi da svariati lustri, nonostante i soldi ci fossero, anche se poi sono spariti e tornati grazie al Giubileo, come scritto sopra. Anche qui gli importi col passare degli anni sono lievitati.

          Astral ci ha comunicato che a giugno partirà la gara, l’inizio dei lavori è previsto per ottobre. I lavori saranno chiusi nel 2026.

          Quello che abbiamo descritto è lo stato dell’arte, basato su dati precisi e su comunicazioni ufficiali che ci sono state date durante gli incontri in Regione.

          Ovviamente tutto può cambiare e lo sappiamo bene.

          Ma l’informazione che diffondiamo non è campata nell’aria o frutto di suggerimenti di convenienza per far piacere a qualcuno.

          Per questo ci corre l’obbligo di puntualizzare, affinché non si creino opinioni basate su info non sicure o pilotate.

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          La primavera della Roma Lido.

          Sembra che il miglioramento del servizio si stia consolidando, anche se siamo ancora molto lontani da un livello di accettabilità per i viaggiatori. A marzo sono continuati ritardi e soppressioni, ma a quanto pare a livello di affidabilità dei treni la situazione tenda a migliorare.

          Intanto dal 18 marzo è sceso in pista un treno in più e questo ha portato ad una diminuzione dei tempi di attesa fra un treno ed un altro da 22′ a 20′ ed il numero delle corse giornaliere feriali è salito da 102 a 112. Inoltre abbiamo quasi tutti i giorni corse straordinarie, seppur in numero variabile perchè dipendono dai treni a disposizione di Cotral.

          Ricordiamo però che l’orario di Atac, già scadente, prevedeva 178 corse al giorno.

          Attendiamo ulteriori miglioramenti, come avevamo scritto il mese scorso, vedremo se e quando arriveranno.

          I guai si chiamano ancora infrastruttura non adeguata (tanto che Astral prevede per l’anno in corso il 4,7% di corse soppresse per tale motivo), treni che si guastano, porte non sicure, malesseri dei passeggeri che viaggiano come animali nelle ore di punta. Senza considerare altri disagi che non pesano sulla frequenza del servizio, ma sulla qualità, come l’acqua di condensa che scende dal condizionamento sui sedili, e così via.

          Prendiamo atto del fatto che le corse in ritardo sono diminuite dal 14,8% di febbraio al 11,9% di marzo e le soppressioni sono passate dal 2,3% di febbraio al 1,6 % di marzo.

          In totale abbiamo quindi il 13,2 % di ritardi e soppressioni rispetto al 16,8% del mese scorso.

          Ovviamente ci fa piacere, ma non abbassiamo la guardia, visto che siamo ancora distanti da livelli minimi di decenza, come abbiamo detto. Il monitoraggio continua, così come la pressione sulle aziende di gestione e sulla Regione perchè tengano fede agli impegni presi e nei tempi previsti.

          TOTALE GIORNALIEROTOTALE FASCIA_1TOTALE FASCIA_2TOTALE FASCIA_3
          Tot. corse effettive3397559404582
          Corse soppresse5310612
          % Corse soppresse1,61,81,52,1
          Tot. treni ritardo397646470
          % treni in ritardo (*)11,911,716,112,3
          Ritardo medio5,54,02,25,9
          Treni con ritardo di almeno 5′204
          % treni con ritardo di almeno 5′6,1
          Treni con ritardo di almeno 15′5
          % treni con ritardo di almeno 15′0,1
          Totale treni soppressi o in ritardo450747082
          % totale treni soppressi/ritardo13,213,217,314,1

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          ALTRO CHE STADIO. SI CHIAMAVA SPECULAZIONE!

          Alla fine sono arrivate le condanne inflitte in primo grado dalla Magistratura a politici di piccolo cabotaggio, imprenditori-palazzinari e mediatori-intrallazzatori, che hanno organizzato la speculazione nell’area di Tor di Valle e che come Comitato Pendolari della disastrata ferrovia Roma Lido, abbiamo osteggiato fortemente da subito. Non siamo giustizialisti, ma la sentenza sancisce una prima verità.

          Ricordiamo le parole dell’allora sindaco Marino:…nel 2017 Totti darà il calcio d’inizio alla partita nel nuovo stadio della Roma a Tor di Valle”, poi la sindaca Raggi, quella dello “Stadio fatto bene”, ma anche gli apprezzamenti e il sostegno del Presidente della Regione Zingaretti.

          Non ci è parso di udire da questi personaggi nessuna parola di autocritica, per essersi spesi su un progetto che puzzava di speculazione lontano miglia e che era assolutamente insostenibile.

          Ricordiamo che il progetto faceva acqua da ogni parte, in primis la mobilità: si pensava di trasportare 20.000 tifosi a Tor di Valle in un’ora, utilizzando la Roma Lido; oggi, dopo “la svolta” di Cotral e Astral, in orario di punta quella disastrata ferrovia regionale può trasportare a mala pena 4.800 passeggeri “di picco” per direzione, senza contare che, in concomitanza con le eventuali partite, i poveri pendolari non sarebbero neppure riusciti a tornare a casa!

          Come dimenticare tutte le barzellette udite in Conferenza dei servizi sul prolungamento della Metro B da Magliana a Tor di Valle, senza rendersi conto che nella tratta non c’è spazio neppure per un percorso pedonale, o sui 5 treni “nuovi” “regalati dal Progetto, che ancora stiamo aspettando da 6 anni (e ce ne vorano almeno altri tre), i 20 treni nuovi che occorrono per trasformare la Lido in una vera ferrovia metropolitana.

          Insomma, tanta aria fritta, per coprire solo una classica speculazione e l’arricchimento di qualche furbetto, sia politico, sia costruttore, sia affarista di vario genere.

          Se il progetto si fosse realizzato avremmo avuto la paralisi totale del quadrante sud-ovest della città, sia durante la costruzione (centinaia di camion ogni giorno su via del Mare e Ostiense) sia nell’utilizzo del Centro Direzionale (13.000 persone previste) e del c.d. Stadio (62.000 tifosi romanisti paganti e neppure di proprietà della A.S. Roma), con le strade bloccate e la Roma Lido collassata.

          Insomma una pura follia!

          Per gli abitanti del X Municipio sarebbe stata una tragedia quotidiana, sia andare a lavoro che tornare a casa.

          Ma anche per gli abitanti del IX Municipio non sarebbe andata meglio, con la stazione Beirut-Tor di Valle disastrata (il progetto dello “Stadio fatto bene” non ci investiva sopra neppure un milione di euro), senza impianti di traslazione e 2 soli tornelli, e le strade del quartiere sicuramente invase dalle auto.

          Senza contare che nel progetto non esisteva alcun Piano di gestione dei Rischi.

          Il Comitato Pendolari queste cose le ha dette e scritte, ha fatto comunicati, memorie e decine di osservazioni formali al progetto, cui gli Uffici capitolini, con grave omissione, non hanno neppure trovato modo di rispondere, ma dall’altra parte ha trovato solo persone che non avevano interesse ad ascoltare.

          Ha trovato invece sostegno nelle Associazioni, Comitati di base Comitati di quartiere, e nella popolazione, che dopo i primi momenti di incertezza dovuti al bombardamento mediatico della stampa di cricca e cordata (tutta!) ha invece capito che sotto c’era un’enorme fregatura.

          Tutti insieme abbiamo fatto massa critica, mettendo sabbia negli ingranaggi, utilizzando tutti gli strumenti che la legalità e l’interesse pubblico calpestati mettevano ancora a disposizione, come accade oggi con la “bufale” di decine di progetti frettolosi e spendacciosi fatti in nome del PNRR e dell’oblio dei debiti pubblici che creeranno per opere risibili o mal progettate.

          Si è lavorato con forza collettiva e trasparenza per bloccare quello sciagurato progetto e dopo otto anni ci siamo riusciti.

          Avevamo ed abbiamo ragione. Perché difendiamo gli interessi veri dei pendolari, perché non ci vendiamo per qualche briciola, perché siamo abituati a dar battaglia sulle cose giuste e non ci lasciamo impressionare né da giornalisti prezzolati, né dagli insulti che ci sono piovuti addosso.

          Siamo coerenti. E andiamo avanti per la nostra strada, quella giusta, quella di rivendicazione di diritti e di servizi efficienti ed efficaci per tutti e non dei guadagni per alcuni.

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          Data: 14 marzo 2024

          Luogo: Regione – Assessorato alla Mobilità

          Presenti

          Regione: Di Giamberardino

          Astral: Cecconi

          Comitato Pendolari: Portone, Severi, Mercuri, Spigai, Messina

          Temi all’Ordine del giorno:

          • Lavori Stazioni Acilia Sud e Tor di Valle
          • Nuove Stazioni Giardino di Roma e Torrino Mezzocammino
          • Lavori Italferr su Linea aerea
          • Manutenzioni MA200
          • Altri lavori nelle stazioni
          • Ascensori
          • Sistema di Sicurezza SCMT

          Contenuti

          Stazioni Acilia Sud e Tor di Valle

          La fine lavori è confermata da Astral per il 31 maggio, più eventuali giorni per i ritocchi finali. Al momento viene confermata l’apertura per il mese di ottobre del presente anno. Su richiesta del Comitato in merito all’aggiunta della dicitura Dragona, accanto ad Acilia sud, nella cartellonistica, si sono avuti riscontri positivi dalle controparti e si è concordato di coinvolgere anche il Municipio X sulla questione.

          In merito al ponte ciclopedonale della nuova stazione, il SIMU sta validando il progetto e concluderà a fine marzo. Ad aprile partirà l’iter amministrativo. A maggio il progetto pronto dovrebbe passare ad Astral per competenza, che dovrebbe indire la gara. Su questo ultimo tema della gara in realtà il Comitato ha sollevato obiezioni perchè trattandosi di opere viarie e non ferroviarie, Astral potrebbe attingere dall’Albo Fornitori presenti negli Accordi Quadro. In caso di gara ci vorranno ulteriori 6 mesi di tempo per l’espletamento. E poi circa 10 mesi di lavori e alla fine un paio di mesi per collaudi ed autorizzazioni. In totale l’apertura del ponte dovrebbe avvenire verso la fine del 2025.

          Il Comitato per scrupolo ha poi sollevato nuovamente la richiesta che il ponte (che passerà dentro la stazione) rimanga aperto anche quando la stazione è chiusa, per consentire comunque l’attraversamento di via Ostiense a ciclisti e pedoni. Su questo tema Astral ha vacillato e non ha confermato, nonostante le rassicurazioni fossero state date in Commissioni congiunte al X Municipio.

          In merito al parcheggio, il Comitato ha ribadito che dovrebbe essere realizzato nell’area ex Atac, acquisita dal Comune di Roma (su pressione nostra e dei Comitati territoriali) oltre la rimessa di via Ortolani , area che permetterebbe la costruzione di un buon numero di posti auto e lo scambio intermodale. Sarebbe quanto mai necessaria l’attiva azione del Municipio per la richiesta di riunioni con Atac, coi tutti i Dipartimenti interessati, Astral e Regione.

          La Regione ha chiarito che per prima cosa è necessario verificare la destinazione d’uso dell’area.

          Stazioni Giardino di Roma e Torrino Mezzocammino

          La Regione ha comunicato che va verificata l’assoggettabilità al via. La Conferenza dei servizi è stata aperta e durerà 2 mesi. A giugno partirà la gara, l’inizio dei lavori è previsto per ottobre. I lavori saranno chiusi nel 2026. Il parcheggio di Torrino Mezzocammino conterrà 200 posti auto.

          Italferr

          I lavori preventivi per il rifacimento della linea aerea sono ripartiti a gennaio. L’interruzione del servizio alle ore 21 avverrà da metà aprile e la fine lavori è prevista a fine 2025. Il Comitato ha chiesto se fosse possibile chiudere la linea solo a tratte, lasciando attive quelle non interessate direttamente ai lavori, ma Astral ha risposto che ha provato a chiederlo a Italferr, ma la risposta è satta negativa. Il contratto con RFI su questo tema è blindato e non suscettibile a modifiche.

          Manutenzioni MA200

          Il treno MA200 attualmente a Magliana dovrebbe essere pronto per fine marzo/aprile, dopo di che dovrà intervenire Ansfisa per il Nulla Osta all’esercizio.

          C’è un problema di spazi fisici presso il deposito Atac che ospita anche i treni della Roma Lido. Quando arriverà il MA200 attualmente a Graniti per manutenzione ne andrà un altro da Magliana.

          Altri lavori nelle stazioni

          Il Comitato ha fatto presente che nelle stazioni dove sono appena terminati i lavori (per esempio Stella Polare) iniziano già a presentarsi problemi di infiltrazioni, come documentato fotograficamente. Astral ne ha preso atto ed ha invitato a fare segnalazioni, così da poter intervenire.

          In merito alle manutenzioni delle pensiline di Acilia e Vitinia (dove piove) Astral ha annunciato che c’è un Accordo Quadro e che entro l’anno inizieranno i lavori.

          Ascensori

          Vitinia: fine lavori prevista per metà aprile, poi serve il Nulla Osta Tecnico di Ansfisa. Apertura prevista a maggio.

          Lido Nord: fine lavori prevista per metà maggio,

          Castelfusano: fine lavori prevista per metà settembre

          Magliana; aperti nella stessa giornata della riunione

          Basilica S. Paolo: aperti all’indomani della riunione

          SCMT

          E’ il Sistema Controllo Marcia Treno cioè di sicurezza installato sui nuovi treni, che permetterà di controllare la velocità massima ammessa, istante per istante, in relazione ai vincoli posti dal segnalamento, dalle caratteristiche dell’infrastruttura e dalle prestazioni del treno.

          E’ stato fornito il prototipo a Firema (l’azienda che costruisce i nuovi treni) al fine di effettuare i necessari test nella tratta che sarà messa a disposizione proprio per le prove prototipali.

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          Una rondine non fa primavera, avevamo scritto il mese scorso a commento dei risultati in miglioramento, relativamente a ritardi e soppressioni. E questo perchè altre volte, dopo un miglioramento, eravamo di nuovo precipitati nel disservizio totale.

          I risultati di febbraio per fortuna lasciano sperare in un consolidamento del servizio ad un livello migliore. Su questo valuteremo mese dopo mese.

          Intanto però prendiamo atto del fatto che le corse in ritardo sono diminuite al 14,8% (rispetto al 18,2%del mese passato) e Cotral addirittura sta aumentando i treni in linea da 5 a 6, portando la frequenza da 22′ a 20′. Sembra che siamo sulla strada giusta, anche se, per contro, sono di nuovo aumentate le soppressioni al 2,3% (dallo 0,8% del mese scorso), dovuto principalmente ad alcune giornate no, con guasti sulla linea.

          Il totale risulta quindi di 16,8% fra ritardi e soppressioni rispetto al 18,9% di gennaio. Quindi auspichiamo che la tendenza al miglioramento si rafforzi mese dopo mese, anche se la prudenza è d’obbligo perchè sappiamo che con la Roma Lido non si possono avere certezze, almeno finché non ci saranno i treni nuovi e la linea sarà stata rifatta completamente.

          TOTALE GIORNALIEROTOTALE FASCIA_1TOTALE FASCIA_2TOTALE FASCIA_3
          Tot. corse effettive3134546398571
          Corse soppresse739724
          % Corse soppresse2,31,61,84,2
          Tot. treni ritardo45311111163
          % treni in ritardo (*)14,820,728,411,5
          Ritardo medio4,35,22,23,3
          Treni con ritardo di almeno 5′148
          % treni con ritardo di almeno 5′4,8
          Treni con ritardo di almeno 15′24
          % treni con ritardo di almeno 15′0,8
          Treni con ritardo di almeno 22′3
          % treni con ritardo di almeno 22′0,1
          Totale treni soppressi o in ritardo52612011887
          % totale treni soppressi/ritardo16,822,029,615,2

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          Data: Lunedi 4 marzo

          Luogo: Assessorato alla Mobilità Regione

          Modalità: presenziale

          Presenti:

          Regione Lazio Assessore dott. Fabrizio Ghera e dott. Digianbernardino

          Cotral S.p.A. Presidente avv.ta Amalia Colaceci, Dir. movimento ferrovie ing. Tolomeo

          Comitato Pendolari Roma Ostia, delegazione del Direttivo.

          L’Assessore Ghera ha illustrato il motivo dell’incontro, che sostanzialmente risiede nella presentazione di un programma d’incremento delle corse previste e nell’aggiornamento dei cronoprogrammi per il rientro, dalle varie manutenzioni straordinarie o revisioni generale, del parco rotabili della Roma Lido di proprietà o in disponibilità di Cotral, che pure ammonterebbe sulla carta a 8 treni CAF300 e 7 treni MA200 (a fronte di 4/5 massimi messi in linea) a dar credito ai documenti ufficiali presentati dalla Regione agli organi di controllo nazionali in sede di Relazione d’affidamento diretto dei servizi ferroviario “in house” al gestore di trasporto su gomma Cotral.

          Cotral ha reso noto che, a prescindere dai lavori serali previsti sulla linea di alimentazione elettrica, e tenendosi un margine ulteriore di 5 minuti sul giro treno per “assorbire” le mattine eventuali strascichi e malfunzionamenti derivanti dai lavori notturni della linea, verrà aumentato il numero delle corse nei giorni feriali. L’azienda avrebbe chiuso il necessario accordo con le rappresentanze sindacali del personale.

          L’ing. Tolomeo ha quindi annunciato che, dal 18 marzo 2024, saranno assicurati da Cotral in linea 5 treni dal lunedì al venerdì, per l’intero orario, con la frequenza che scenderà da 22′ a 20′ (si potrebbe scendere a 18’, ma per i motivi di cautela sopra accennati non si scenderà a tanto).

          Se ci sarà disponibilità l’azienda metterà in linea un sesto treno, dei sette concretamente a sua disposizione in quanto omologati e autorizzati da ANSFISA; tale 6° treno servirebbe per fare 10 corse straordinarie aggiuntive nelle ore di punta, 4 corse “spazzola” da Acilia verso PSP (con rientro da PSP a Acilia in “fuori servizio” per accelerare i tempi di rimpiego nella direzione di maggior affollamento, e 3 corse verso Colombo e 3 verso Roma come corse “sottiletta” su intera linea nella fascia di punta del pomeriggio.

          L’orario generale quindi vedrà 112 corse giornaliere + le eventuali 10 corse straordinarie.

          La domenica e i giorni festivi gireranno 4 treni a 22 minuti fissi di frequenza (come nell’attuale Orario Ufficiale “ultra piatto” – unica ferrovia in tutto lo scenario del trasporto ferroviario metropolitano d’Italia) e le corse giornaliere saranno 102.

          Il sabato invece ci saranno 5 treni + un eventuale 6 treno (se possibile) per un totale di 3 corse “spazzola” dalle ore 7,30, con rientro dalle 16 alle 20.

          Infine la domenica precedente l’incontro, in cui si è corsa la Mezza maratona Roma Ostia, l’azienda, rispondendo ad alcune osservazioni critiche del Comitato, ha dichiarato a beneficio dell’Assessore di aver messo in linea 6 corse straordinarie, chiarendo, dopo altra domanda del Comitato, di aver fatto partire la prima alle 13.55 (al Comitato risulta partita a tal ora da Roma PSP e disponibile da Colombo solo verso le 14.45) e pertanto il servizio di “rinforzo”, in occasione di tale grande evento di pubblico, è stato impostato, tardi, quando la quasi totalità dei partecipanti era tornato all’EUR con la Lido, affollando all’inverosimile le solite corse a 22 minuti.

          Il Comitato Pendolari ha nuovamente contestato la versione di Cotral sulle corse straordinarie in occasione della Mezza maratona, facendo presente che ci sono state code lunghissime a Colombo, come risulta dalle foto pervenute, e in orario di rientro della grande maggioranza dei partecipanti non ci sono state corse straordinarie, ma solo più tardi.

          Poi il Comitato ha chiesto informazioni sullo stato delle manutenzioni rotabili.

          Cotral ha comunicato che attende da Astral la data di rientro del treno MA200, che sta a Graniti (Deposito di ATAC SpA Metro C) fin da agosto 2021 e che, quando i suoi vagoni rientreranno al Deposito Magliana, si dovranno attendere i tempi di collaudo e accoppiamento e prove, nonché quelli necessari ad Ansfisa per i relativi collaudi e rilasci del nulla osta.

          A fine marzo dovrà rientrare un CAF in manutenzione per Revisione Generale da Piacenza, ma in contemporanea ne andrà un altro attualmente in servizio (già un altro è stato distolto dal servizio da ottobre e attende il suo turno di inizio Revisione Generale) e perciò il saldo treni disponibili sarà pari a zero.

          Sul punto è nata in riunione un’accesa polemica coi vertici Cotral, che negavano il diritto di Comitato e cittadini per aver titolo e capacità tecniche per approfondire i tempi esatti di svolgimento delle prove tecniche del MA200 a Graniti e delle prove sul binario di prova (a Graniti? A Magliana). Nel pensiero dell’attuale Presidente di Cotral i cittadini devo essere informati, ma non fare domande troppo precise o tecniche e non devono chiedere date o impegni precisi alle aziende pubbliche che, in quanto tali … “Ce pensano loro a noi!!!” (infatti, ce ne siamo accorti da 12 anni a questa parte!)

          Per questo su alcuni dei promessi miglioramenti di orario ufficiale, annunciati dall’ing, Tolomeo, i rappresentanti del Comitato hanno espresso in riunione i loro dubbi di “sostenibilità” nel medio periodo, come già ci accadde quando venne promesso dal 1/5/2023 un Orario Ufficiale a 15 minuti di frequenza, con 6 treni fissi in linea, Orario promesso (praticamente mai assicurato) sicuramente più vicino alla domanda di trasporto che già si esprime da abbonati e passeggeri della Lido, ma anche più vicino alla produzione di “TreniXKm” che Cotral “dovrebbe” assicurare fin dal gennaio 2023 in base al Contratto di Servizio, Contratto che si sono scritto e firmato con la Direzione regionale infrastrutture e mobilità, la quale dovrebbe controllare il suo operato.

          Con soli 7 treni disponibili non se ne possono mettere costantemente in linea più di 5, altro che “un 6° treno per fare corse straordinarie” 6 giorni su 7!

          Il Comitato ha obiettato che le corse straordinarie alle 6 di mattina o peggio nei normali weekend, non sono utili; meglio riservarle per le ore di punta dei giorni feriali ed ha proposto migliorie al servizio quando si presentino avvenimenti straordinari programmati, come mezza-maratona o Air-Show.

          Sono poi state richieste informazioni sul servizio sostitutivo di navette che tornerà in funzione al momento della ripresa dei lavori serali e notturni sulla linea con chiusura del servizi ferroviario alle 21:00.

          Cotral ha risposto che il servizio sostitutivo è da rivedere e che è in corso un confronto con la Direzione Regionale. Comunque nella prima ora fino alle 22 la frequenza sarà di 15′, mentre dopo le 22 la frequenza sarà di 30′. Non è ancora chiaro se partiranno due navette in contemporanea o solo una.

          La ditta appaltatrice è cambiata e Cotral sta definendo i dettagli del servizio. I pullman utilizzati saranno di tipo turistico.

          Il Comitato ha chiesto di conoscere se i mezzi saranno in grado di accogliere le persone con disabilità e la risposta è stata parzialmente negativa, ci dovrà essere una verifica.

          L’Assessore ha poi informato che sono in corso incontri con la FIAB per definire le modalità di carico di biciclette e monopattini. Cotral ha comunque asserito che sia biciclette che monopattini dovranno essere collocati nelle custodie ovvero inseriti in plancia.

          Infine il Comitato ha chiesto a Cotral di curare la comunicazione ai viaggiatori in merito alle navette sostitutive: orari, indicazione del punto esatto in cui sono istituite le fermate, e ha chiesto di usare tutti gli strumenti possibili, dagli avvisi cartacei in stazione, ai display, agli avvisi sonori.

          Cotral ha asserito che esiste un’App e quindi questa forma di comunicazione è più che sufficiente, trascurando il fatto che le persone più deboli o fragili (anziani, ….) non sono in grado di usarla e quindi si possono trovare in difficoltà e che molti tipi di cellulare, non dotati di sistemi operativi di ultima versione, non possono neppure scaricarla sul proprio apparecchio. Quanto all’indicazione sulle fermate fuori delle stazioni ha riferito che i cartelli (metallici) sono stati sbullonati da ignoti e non ci sono più.

          Su questo tema della comunicazione (assente) si è innescato un confronto molto acceso, poiché l’azienda ritiene di essere perfetta e di non avere necessità di nessun suggerimento. E pertanto non ritiene di dover fare niente, lasciando perciò i viaggiatori in balia degli eventi, senza indicazioni precise.

          Il Comitato auspica un intervento della Regione in merito per ricondurre l’azienda su binari più consoni al ruolo che esercita. Altrimenti avremo ulteriori disagi, come già vissuto nel passato recente.

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          Di seguito una veloce sintesi delle cose discusse durante l’assemblea.

          Sintesi assemblea Pendolari Roma Ostia

          Venerdi 23 febbraio – Acilia

          Modalità: presenziale e on line

          Il Comitato ha illustrato lo stato generale attuale della ferrovia in tutti i suoi aspetti: dal servizio (che viene monitorato quotidianamente da uno specifico gruppo di 20 persone) ai lavori in corso nelle stazioni, dai prossimi lavori sulla linea (con chiusura serale alle ore 21) all’accessibilità, dai problemi di opacità delle aziende di gestione Astral e Cotral ai reclami presentati e da presentare.

          Sono stati forniti dati ed informazioni di dettaglio su ogni tematica, come è costume del Comitato, in modo che ognuno potesse avere chiaro lo stato dell’arte e le prospettive.

          Il dibattito che ne è seguito, a cui hanno partecipato anche consiglieri comunali e municipali, è servito a chiarire eventuali dubbi e ad approfondire alcune questioni, oltre a mettere a fuoco anche ulteriori problematiche, come la sicurezza nelle stazioni e la questione del servizio navette, disastrato come la ferrovia ed inadeguato.per ciò che riguarda anche l’accessibilità.

          Al termine della discussione sono state lanciate alcune ipotesi per ampliare la partecipazione attiva dei pendolari e per ottenere risultati migliori. Fra esse:

          1. ampliare il numero di volontari a supporto del gruppo di monitoraggio corse, in modo da migliorare la precisione dei dati mensili,
          2. presentare reclami formali sui disservizi che quotidianamente pesano sulla linea, si possono fare sia utilizzando la modulistica cartacea oppure il modulo elettronico presente sul sito Cotral (“Scrivici Cotral”). In tal modo i reclami verranno contabilizzati da Cotral e andranno a formare una statistica annuale sullo stato del servizio,
          3. suddividere le richieste di accesso agli atti relative ai contratti di appalto, avanzata dal Comitato ad Astral e rigettata, fra soggetti diversi: sindacati e consiglieri, così da costringere l’azienda a rispondere,

          In conclusione si è ribadito che il Comitato tornerà a richiedere l’incontro promesso dalla Regione per fine febbraio con le aziende di gestione. A seguito del quale, in caso di risposte insoddisfacenti, saranno messe in campo ulteriori azioni di lotta.

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          Pubblichiamo di seguito l’analisi generale dei dati che abbiamo raccolto e pubblicato in questi primi nove mesi di monitoraggio delle corse, al fine di rendere pubblico lo scenario e in modo che ognuno possa fare le proprie riflessioni, non solamente il Comitato Pendolari.

          Buona lettura

          **********************************************************************************************************

          ANALISI STORICA DEL MONITORAGGIO: SOPPRESSIONI E RITARDI

          Da maggio 2023 i pendolari della Roma-Lido si sono organizzati per monitorare soppressioni e ritardi del servizio. La fonte dei dati è il sito Astral Infomobilità.

          Ricordiamo che proprio per il mese di maggio fu fatto il seguente annuncio da COTRAL:

          «La frequenza dei convogli della ferrovia Roma-Lido aumenta dal 2 maggio 2023, passando nei giorni feriali dai 22/23 minuti attuali a 15 minuti».

          Ad Agosto 2023 le corse tornano, complice il periodo estivo in cui notoriamente le scuole sono chiuse, tutti stanno in ferie e nessuno va al mare, ad una frequenza teorica di 22 minuti. Nonostante gli annunci fatti dal gestore, a Settembre 2023 le corse mantengono la frequenza di 22 minuti a passaggio. Ne deriva la catastrofe per i pendolari che salgono (o almeno vorrebbero) dopo Acilia. Decine e decine di studenti e lavoratori vengono lasciati a terra in attesa del treno successivo (sperando che si riesca ad entrare).

          Nella figura 1 che segue vediamo l’andamento del numero totale di corse effettuate nel mese.

                          Fig.1

          Si assiste dal mese di Agosto 2023 ad una sensibile riduzione delle corse soppresse (che passano da 11.7% di Luglio allo 0.5% di Agosto), percentuale questa che toccherà il 4.7% nel mese di Ottobre per poi riscendere allo 0.8% nel Gennaio 2024 (Figura 2).

                        Fig.2

          Ottobre, novembre e dicembre 2023 sono stati caratterizzati da una percentuale drammatica di corse partite in ritardo, raggiungendo nel mese di Ottobre una percentuale del 60.6%. Tale percentuale si è attestata al % a Gennaio 2024.

                         Fig.3

          Nella figura 4 che segue si vede l’andamento mensile del ritardo medio alla partenza, calcolato in minuti. Anche in questo caso il ritorno al servizio post estate è stato traumatico, ed I mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 hanno fatto registrare ritardi medi rilevanti (soprattutto in considerazione delle frequenze di passaggio a 22 minuti).

                         Fig.4

          Della figura 5 che segue il dato importante è la percentuale di corse che partono con un ritardo di almeno 22 minuti che, coincidendo con la frequenza di passaggio del treno, si configurerebbe come corsa soppressa. Nell’ottobre del 2023 tale percentuale ha raggiunto il 3.2%. Nel Gennaio 2024 non ci sono state corse partite con un tale ritardo.

                           Fig.5

          Nel mese di dicembre 2023 è iniziato il monitoraggio delle cosidette corse spazzola (treni fatti partire da Acilia in direzione Porta San Paolo allo scopo di “raccogliere” i viaggiatori che sono rimasti a terra dopo il passaggio delle corse ufficiali).

          Dicembre 2023 ha visto un totale di 41 corse spazzola di cui 15 effettuate di sabato (la mattina fra le 6 e le 10:30). Analogamente nel gennaio 2024 si sono avute 52 corse spazzole delle quali 10 effettuate il sabato.

          Il mese di Gennaio 2024 il servizio della Roma-Lido ha migliorato sensibilmente la sua qualità: I treni con ritardo in partenza sono il 18.2% del totale (un dato così basso non si era mai osservato dall’inizio della rilevazione) con un ritardo medio di 4.5 minuti. Le corse soppresse non arrivano all’1%. Risultati buoni quindi, quantomeno tendenti ad un miglioramento.

          Noi continueremo a fare pressione affinché entro l’anno si torni a frequenze di passaggio intorno ai 15 minuti.

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          Evidentemente è vero che il Natale ci rende più buoni e la Befana porta i doni. Ne ha beneficiato Cotral e di conseguenza anche noi pendolari. E i treni hanno viaggiato meglio.

          I dati di gennaio sono infatti in netto miglioramento rispetto al mese di dicembre e questo ci fa molto piacere, perchè non siamo masochisti e quindi ogni miglioramento dello stato del servizio ci porta un po’ di ossigeno e ci evita ulteriori mal di fegato.

          E’ sicuramente il frutto delle nostre pressioni sulle aziende di gestione e sulla Regione, oltre che di un impegno di Cotral, che cerca senza dubbio di evitare ulteriori figuracce.

          Ma non dormiamo sugli allori e non ci facciamo facili illusioni. La storia recente ci insegna che una rondine non fa primavera. Ad agosto abbiamo avuto un miglioramento netto dello stato del servizio rispetto ad un luglio disastroso, ma da settembre in poi le cose sono tornate a peggiorare pesantemente. Ed in questi primi giorni di febbraio abbiamo già avuto un paio di fermi prolungati derivanti da problemi sull’infrastruttura. Purtroppo una volta si fermano i treni per guasti, un’altra per colpa della linea, ma il risultato non cambia. Saranno casi isolati? Chissà! Vedremo.

          Lasciamo comunque alle spalle un anno disastroso, fatto di 1.590 corse soppresse da maggio a dicembre 2023. Estendendo il dato all’anno intero si arriva tranquillamente a 2.000. Media treni in ritardo accumulati in otto mesi: 42,1%.

          La situazione si stabilizzerà solo con la messa in esercizio dei treni nuovi, cioè fra 2 anni, perchè anche quelli che tornano dalla revisione generale dipinti di blu non sono affidabili. Servono i famosi 2 treni dalla Metro A! Lo ribadiamo.

          A gennaio quindi le soppressioni sono ridotte all’osso, solo 25, pari allo 0,8% del totale corse ed i treni in ritardo sono stati 590, pari al 18,2%.

          TOTALE GIORNALIEROTOTALE FASCIA_1TOTALE FASCIA_2TOTALE FASCIA_3
          Tot. corse effettive3258563410615
          Corse soppresse251231
          % Corse soppresse0,82,10,70,2
          Tot. treni ritardo59011261105
          % treni in ritardo (*)18,220,315,017,1
          Ritardo medio4,54,24,53,6
          Treni con ritardo di almeno 5′206
          % treni con ritardo di almeno 5′6,4
          Treni con ritardo di almeno 15′21
          % treni con ritardo di almeno 15′0,6
          Treni con ritardo di almeno 22′1
          % treni con ritardo di almeno 22′0,0
          Totale treni soppressi o in ritardo61512464106
          % totale treni soppressi/ritardo18,922,015,617,2

          Incrociamo le dita!!

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