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Abbiamo scritto una lettera al nuovo assessore ai Trasporti della Regione Lazio chiedendo di essere ricevuti.

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Roma, 17 marzo 2023

Spett.

Fabrizio Ghera

Assessore alla Mobilità della Regione Lazio

Oggetto: Richiesta incontro da parte dei Comitati delle ferrovie ex concesse

Gent. Assessore,

gli scriventi Comitati Pendolari delle ferrovie ex concesse Roma Lido e Roma Civitacastellana Viterbo da oltre dieci anni si battono per il miglioramento del servizio erogato alla cittadinanza, che è assai mediocre ed è andato peggiorando nel tempo, anno dopo anno, nonostante le nostre proteste e proposte.

Come lei sa, la Regione Lazio è proprietaria delle due linee, che attualmente vengono gestite da due aziende regionali: Astral per le infrastrutture e Cotral per il trasporto fisico. La pessima gestione ultradecennale di Atac ha lasciato il posto alle nuove aziende, ma alla data non abbiamo notato grossi cambiamenti. E i disagi quotidiani per i viaggiatori continuano ad essere pesanti.

Per tale motivo gli scriventi Comitati Pendolari sono a richiederle un incontro in presenza, al fine di poter illustrare in dettaglio le innumerevoli problematiche che affliggono le due linee ed anche le proposte che abbiamo elaborato, che possono apportare benefici concreti a chi fruisce del servizio.

Siamo certi che la problematica sia di suo interesse ed attendiamo quindi da parte sua un riscontro positivo alla nostra richiesta di incontro.

Cordiali saluti

Comitato Pendolari Roma Lido

Comitato Pendolari Roma Nord

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Saremo ricevuti il prossimo giovedì 30 marzo. A valle dell’incontro pubblicheremo il relativo resoconto.

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I Comitati Pendolari, che si battono da molti anni per avere un servizio dignitoso ed adeguato alle necessità della popolazione, da luglio 2022 hanno iniziato le interlocuzioni formali con le aziende regionali Astral e Cotral che si occupano rispettivamente di infrastrutture e gestione del trasporto.

Non è stato facile, specialmente con Cotral, che ha mostrato spesso un atteggiamento distaccato e sprezzante rispetto alle richieste sacrosante dei Comitati. Così, quando abbiamo chiesto di conoscere la Carta della qualità dei Servizi erogati per le ferrovie ex concesse, ci hanno risposto che non era un atto dovuto e comunque Cotral considerava valida quella di Atac…. Che tradotto in gergo Cotralese vuol dire: non ci rompete le scatole con queste baggianate, abbiamo altro da fare.

Ma noi non ci siamo certamente arresi, siamo fatti di un’altra pasta. Ed abbiamo allora deciso di scalare, salendo un gradino e rivolgendoci ad ART (Autorità per la Regolazione dei Trasporti), con cui abbiamo un colloquio aperto da anni. Abbiamo fatto presente tutta la situazione e tutte le problematiche non affrontate e non risolte.

Delibera n. 42/2023
Avvio di un procedimento, nei confronti di Cotral S.p.A., per l’eventuale adozione di un provvedimento
sanzionatorio ai sensi dell’articolo 37, comma 3, lettera i), del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, concernente l’inottemperanza alle
misure di cui all’Allegato A alla delibera n. 106/2018 e all’Allegato A alla delibera 28/2021.

E dopo poco l’ART ha preso posizione, attraverso la Delibera n. 42 del 9 marzo 2023, che alleghiamo integralmente, in cui avvia un provvedimento sanzionatorio nei confronti di Cotral.

La cosa che aspettiamo di vedere è come si giustificherà rispetto ai mancati indennizzi per i disservizi. Inoltre Cotral, obtorto collo, ha dovuto anche redigere la propria Carta di Qualità dei Servizi che andremo a discutere a breve.

La lezione che, volendo, si può apprendere dalla vicenda è che non bisogna arrendersi mai, bisogna organizzarsi e continuare a lottare. I risultati poi arrivano. L’altra lezione è per Cotral: meno supponenza e più attenzione a chi è portatore di interessi della collettività, se no si paga pegno….

Distratto? Disinformato? Inadeguato o bugiardo?

Avevamo soprannominato l’Assessore all’im-Mobilità del Comune di Roma, “Ponzio Pilato” Patané, perché dopo un periodo (breve) in cui aveva cercato di capire la situazione dei trasporti a Roma ed in particolare della Roma Lido, che pur avrebbe dovuto conoscere bene per i ruoli da Lui avuti nei precedenti 10 anni in Regione e dentro la maggioranza “zingarettiana”, se ne è rapidamente lavato le mani: con la scusa che Atac usciva dal gioco, le ferrovie ex concesse non lo riguardavano più (e stendiamo un velo pietoso sullo stato comatoso dell’unica che gli è rimasta in mano, la Roma-Giardinetti).

Già questo suona inconcepibile. Quindi se ATAC fosse venduta, per esempio, ad ATM di Milano, lui potrebbe anche dare le dimissioni ed andare al mare… in monopattino.

Martedì 21 in Campidoglio l’assessore 3P è stato chiamato a rispondere ad un’interrogazione del consigliere Francesco Carpano, riguardante i famosi 2 treni dalla Metro A, dello stesso costruttore CAF, modello 300, lotto di fabbricazione e periodo di fornitura, degli 8 già passati da anni alla Lido dalla Metro A. Questi 2 treni sono urgentemente richiesti da un anno e mezzo, da quando Patané è Assessore; ma anche da anni prima, da quando lui era membro e poi Presidente della VI Commissione regionale trasporti.

In maniera spudorata, limitandosi volutamente a dire (cfr. min. 57 e 30 sec. registrazione Ass. Capitolina) (***) che dalla data di subentro di Cotral (1/7/22) né quella società, né la Regione stessa, hanno formalizzato richiesta di spostamento dei due treni, ha lasciato intendere che mai fosse stata chiesta, glissando e dimenticando quanti atti e richieste, dal suo insediamento, anche istituzionali, gli fossero pervenuti da molti esponenti politici, locali e regionali.

Non sappiamo se la risposta sia frutto d’amnesia momentanea, d’inconsistenza o volontà precisa di ignorare la questione, ma per noi l’ultima ipotesi è quella giusta.

Per supportare il nostro orientamento portiamo, come sempre, fatti concreti, che l’Assessore 3P ha ignorato.

Fatto n.1:

il 16 dicembre 2021 in Consiglio straordinario del Municipio X sulla proposta di passaggio di 2 treni dalla metro A alla Roma Lido, alla presenza dello stesso Assessore 3P, di Atac, della Regione, di Ansfisa, del Comitato Pendolari, ATAC disse che tecnicamente si poteva fare ed il dott. Nicola Passanisi, capo dello staff dell’Assessore regionale uscente ai trasporti, Mauro Alessandri, ed esponente del suo stesso partito, dichiarò ufficialmente l’accordo del proprio Assessore con l’ipotesi e chiarì che la Regione avrebbe finanziato i lavori di adattamento dei treni.

Fatto n.2:

in tale occasione il Consiglio Municipale del X approvò, senza voti contrari, la mozione n. 39 con la richiesta dei 2 treni rivolta tra l’altro all’Assessore 3P presente in collegamento.

Fatto n.3:

a febbraio 2022 l’Assemblea Capitolina, nell’ambito dell’approvazione della Delibera assembleare n.14/2022 del P.U.M.S. di Roma Capitale, votò all’unanimità, compresi gli esponenti del suo stesso partito, l’Ordine del Giorno n. 1 del 14/2/2022, prot. n. RQ/2495, che richiedeva la valutazione “…dello spostamento e l’adeguamento di due treni dalla metropolitana di Roma sulla ferrovia ex concessa Roma-Lido”.

Fatto n.4:

il 15 marzo 2022 il Consiglio del Municipio IX, alla presenza del Comitato Pendolari, votò all’unanimità, con 20 voti favorevoli – nessun contrario e nessun astenuto, neppure degli esponenti del suo stesso Partito, la Risoluzione n.9/22, che impegnava Presidente e Assessore del Municipio ad attivarsi presso il Sindaco e l’Assessore competente affinché si adoperassero “…ognuno per le proprie competenze e in virtù dell’accordo sottoscritto tra le parti, al fine di: – dare mandato con urgenza ad ATAC di adattare, nelle officine Magliana, i predellini e il castello pantografo di due treni Caf300 per impiegarli sulla Roma – Lido assieme ad altri due convogli, …”.

Fatto n.5:

il 12 maggio 2022 è stata scritta una richiesta formale dei 2 treni dalla Metro A all’Assessore 3P, a firma del Presidente del Municipio X e del Presidente della Commissione Mobilità del Municipio X, ovviamente tutti e due del suo stesso Partito.

Fatto n. 6:

il 22 dicembre 2022 è stata trasmessa al sindaco Gualtieri e, per conoscenza, anche all’Assessore Capitolino, con tanto di nota di esplicazione per chi fosse duro di comprendonio delle motivazioni, una memoria, che accompagnava VENTITREMILA firme, raccolte sotto la Petizione popolare in cui si chiedevano anche i 2 treni dalla Metro A.

Fatto n.7:

il 18 gennaio 2023 è stata consegnata all’Assessore 3P la stessa memoria, con copia delle 23.000 firme raccolte con la Petizione citata.

Come si vede, ci sono almeno 7 fatti e atti ufficiali, senza contare le tante volte che si è sollecitata direttamente la richiesta da parte del Comitato Pendolari Roma Ostia, o l’incontro avvenuto coi Consiglieri Municipali, che avevano occupato l’Aula consiliare del X, o le tante altre in cui anche i competenti vertici del X Municipio (dello stesso Partito dell’Assessore) hanno avanzato la richiesta, chiara e incontrovertibile.

Atti/fatti “giuridici” che l’avv.to Assessore non può smentire, né dovrebbe ignorare; eppure l’ha fatto.

Ben scarso appare il valore che l’Assessore dà alla democrazia partecipativa dei cittadini; di nulla più alto quello del rispetto del decentramento amministrativo e del ruolo degli enti di prossimità di Roma Capitale.

Ancor più il concetto stesso di Democrazia rappresentativa parrebbe essere poco considerato dall’Assessore Eugenio Patané, guardando al suo comportamento; risoluzioni, ordini del giorno o delibere assunte formalmente da tre diverse Assemblee elettive ed in tempi differenti, ma contenenti analoghe richieste, sono state di fatto disattese dall’Assessore, che parrebbe avere come linea di pensiero …

Il Potere? Me l’avete dato ed ora me lo gestisco io”.

Di fronte a tanta arroganza, cosa si può concludere?

  1. L’Assessore 3P non vuole dare i 2 treni perché i viaggiatori della Roma Lido, ormai non più dis-serviti da ATAC S.p.A. (ma neppure questo è del tutto vero – ndr.) come lo sono stati per 16 lunghi anni ininterrottamente, possono essere considerati cittadini di Serie B anzi, paiono cittadini d’un altro Comune: sono cittadini di “Busto Arsizio”. E questa è una decisione tutta politica!
  2. L’Assessore 3P sa di non dire le cose esatte e coincidenti con la realtà, ma rilascia in Aula dichiarazioni volutamente erronee, approssimative o false, in contrasto palese coi fatti che abbiamo documentato, e mostra tutta la presunzione di chi, avendo assunto un ruolo gestionale (nominato, ma non eletto) pensa di potersi permettere d’ignorare la voce d’istituzioni elettive e di 23.000 cittadini.
  3. Tali cittadini sono ormai i “sopravvissuti” al mare di dis-servizi assicurati per anni dalla Regione (ben rappresentata dal consigliere e presidente di commissione Eugenio Patané) e dal Comune di Roma e dalla sua Azienda (molto mal rappresentati sempre dall’assessore Eugenio Patané), che ha portato alla riduzione di quasi il 50% dei viaggiatori abituali presenti fino al 2019, perché il nostro “limite della capienza sostenibile(parole dette in Aula) sulla Lido l’abbiamo già bucato da anni. Loro, Patané compreso, hanno portato migliaia di abitanti di Ostia e Acilia a rinunciare definitivamente all’uso del mezzo pubblico. Il disinformato Assessore 3P non sa o finge di non sapere che sulla Lido siamo passati da una “disponibilità media giornaliera di rotabili” non da 30 a 24 treni, come sulla Metro A (80%), oppure da 28 a 21, come sulla Metro B (75%): sulla Lido s’è passati da 10 a 5 treni mediamente in linea a fare il servizio (50% di ciò che fù e che servirebbe).
  4. Con gli atti sopra citati, il Comitato Pendolari non ha mai chiesto lo storno di treni serie CAF400, né tanto meno ha mai chiesto il passaggio di CAF dalla Metro B, che come utenti diretti (noi e non Lui che pure in Campidoglio ci arriva in auto bianca/blu) ben sappiamo quanto già sia in sofferenza. Siccome sappiamo cosa sia opportuno chiedere per il bene del trasporto pubblico di TUTTA Roma e non solo del nucleo “ZTL-centrico-Rolex/GoldPass”, con quegli atti abbiamo ben individuato solo 2 convogli CAF300 dalla sola Metro A … e basta.
  5. Tali treni ben possono essere noleggiati o acquistati in conto Regione/Cotral a beneficio anche delle asfittiche casse di ATAC S.p.A., perciò non sono veritiere le frasi che lo spostamento costituirebbe un fatto giuridico “ultra legem” o “contra legem”, tale da suscitare l’interesse della Corte dei Conti “esponendo l’Amministrazione stessa ad eventuali rilievi da parte degli organi di controllo amministrativo contabile”; tanto più non appare veritiero asserirlo poco dopo aver affermato in aula (90 parole prima) che spostamento e adattamento dei treni da Metro a Lido sarebbe “a cura dell’attuale gestore” (Cotral S.p.A.). Tutto ciò pare esser esercizio di mera retorica forense, che meriterebbe miglior sorte da parte dell’Assessore in ben altre Aule.
  6. La duplice affermazione apodittica, da lui fatta sulla circostanza che “ … lo spostamento di CAF serie 300 …. verso la ferrovia Roma Lido di Ostia … implicherebbe alcuni lavori IRREVERSIBILI” dà il livello di disinformazione del massimo esponente della Giunta Gualtieri in tema di trasporti, e suscita l’invito ad allontanare prontamente da ATAC S.p.A., il o i tecnici che gli avessero fornito tale indicazione; ciò va fatto con la medesima rapidità con cui l’Assessore valutò cosa buona e giusta il rimettere al suo posto l’ingegnere di ATAC, per troppi anni Dirigente di esercizio delle tre disastrate ferrovie ex concesse, che noi Comitati Pendolari possiamo ben annoverare tra i fattori del Disastro delle ferrovie regionali ex concesse.
  7. Quanto ai famosi “treni nuovi” per la Lido e la Roma Nord, promessi fin da febbraio 2019 come in “fase d’acquisto” dal collega del suo stesso partito, Assessore uscente Alessandri, non è verosimile che le notizie date al Comune da Regione, Astral o Cotral, dicano che l’Accordo di Programma ed i tre contratti attuativi della fornitura, prevedano per tutti i 20 treni l’entrata in servizio di linea “dal 2024 fino al 2025”, come raccontato da Patané in Aula Giulio Cesare; se saremo fortunati (ma non lo crediamo possibile), i nuovi Titagarh-Firema inizieremo ad essere immessi in linea dopo la metà del prossimo anno, un po’ alla volta, e i primi i mera sostituzione (somma algebrica ZERO) delle restanti rotabili CAF300, che devono andare ancora in Revisione Generale (quelli della Lido come quelli delle Metro A), revisioni che le statistiche delle prime 2 partite dalla Lido ci dicono comportare la loro “scomparsa” in media per 7/8 mesi cadauna ed una alla volta, poiché Roma Capitale non ha rispettato quanto previsto nell’Accordo tra PP.AA. del marzo 2021 tra Regione e Comune, che consentiva d’inviare in revisione generale (soldi del Governo e appalto di Roma Capitale) fino a 2 rotabili CAF300 della Lido contemporaneamente, non una alla volta come di fatto sta accadendo Assessore!

Noi un personaggio del genere lo definiamo BUGIARDO.

Siccome cerchiamo d’essere ironici, crediamo che l’assessore Patané si sia guadagnato un ulteriore soprannome: Pinocchio. Col che, da qui in avanti, lo chiameremo Assessore 4P: Ponzio Pilato Pinocchio Patané.

Il Comitato Pendolari Roma Ostia andrà avanti con la richiesta, l’unica in grado di ridurre le sofferenze dei viaggiatori per i prossimi 24 mesi, mentre i cervelloni degli assessorati, regionale e comunale, assieme alle aziende di gestione della linea in questi anni non hanno saputo cavare un ragno dal buco.

Ad esempio: qualcuno ha notizia dei milioni di euro pubblici, di provenienza regionale, spesi per quella che doveva essere la Revisione Generale delle rotabili serie MA200, iniziata fin da agosto 2021, di proprietà di Roma Capitale e date in uso gratuito alla Lido (senza troppi “interessamenti” degli “organi di controllo amministrativo e contabile”) e mai più riapparsi in linea?

Continuando ad ignorare la cittadinanza e continuando ad assumere posizioni arroganti, la storia recente dimostra che qualcuno il posto lo ha perso….

Comitato Pendolari Roma Ostia

Roma 27 Febbraio 2023

(***)

Fonte: Assemblea Capitolina 21 febbraio 2023 – Risposta dell’Assessore alla mobilità , Eugenio Patané, all’interrogazione a risposta verbale del cons. Francesco Carpano sulla richiesta di spostamento di 2 treni CAF300 dalla Metro A alla Roma Lido

Link web alla registrazione ufficiale della seduta:

ACOS non è un’azienda privata, di quelle che licenziano via sms o via mail.

No, è un’azienda pubblica, per l’esattezza un’agenzia comunale, di grande utilità per la cittadinanza, ma si è comportata come le peggiori aziende che considerano i lavoratori una merce e non una ricchezza, ed ha mandato a casa i lavoratori precari invece di stabilizzarli. Il tutto nell’indifferenza del Campidoglio. In tal modo il lavoro di ACOS è paralizzato. Sarà un caso?

I Comitati Pendolari delle ferrovie ex concesse hanno espresso solidarietà ai lavoratori, chiedendone l’assunzione.

Di seguito il comunicato congiunto.

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ACOS come le peggiori aziende private

ACOS, Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici Locali, è una struttura pubblica poco conosciuta, ma una delle poche che funzionano a Roma.

Come Pendolari abbiamo incontrato più volte l’Agenzia, con cui abbiamo avuto una proficua interlocuzione con reciproci scambi di informazioni sulle ferrovie concesse.

L’Agenzia ha sempre dato prova di imparzialità, di autonomia, di capacità di indagine con i suoi rappporti dettagliati, evidenziando i limiti del servizio pubblico locale nell’ottica del suo miglioramento a favore dei cittadini.

Ebbene, non sappiamo se sia una casualità, ma con l’uscita di scena del Presidente Sgandurra per termine di mandato e l’insediamento del nuovo management a dicembre 2022, il primo effetto è decisamente negativo.

L’agenzia infatti si avvaleva per le sue attività di lavoratori a tempo determinato che avrebbero dovuto essere assunti definitivamente, ma invece il 31 dicembre il loro contratto è stato lasciato scadere dal nuovo Consiglio Direttivo e i lavoratori sono dovuti tornare a casa.

Una storia purtroppo comune nelle aziende private, ma negli ultimi anni anche nel pubblico impiego, una storia che parla di precarietà e futuro incerto per i lavoratori, mettendo a rischio le preziose attività dell’Agenzia, attualmente bloccate.

Come al solito, dal Comune sono state date assicurazioni (verbali) che i lavoratori saranno stabilizzati, ma negli anni ne abbiamo sentite troppe di promesse, parole al vento solo per tenere buoni i lavoratori.

La verità è che i lavoratori stanno a casa. E l’assemblea capitolina gira la testa dall’altra parte.

Non sappiamo se, con la decisione presa, si vuole depotenziare (se non mettere a tacere) l’Agenzia, a volte troppo scomoda, e ridurla a mera esecutrice delle volontà del Comune di Roma, con un ruolo subordinato, puramente formale e non sostanziale, ma i dubbi rimangono tutti.

Come Comitati Pendolari abbiamo a cuore il buon funzionamento di questa istituzione e pertanto condanniamo la scelta insensata di estromettere i lavoratori precari bloccandone le attività. Sosteniamo quindi senza mezzi termini la battaglia dei lavoratori per l’assunzione.

ACOS deve continuare ad essere ciò che è stata fino allo scorso anno: una struttura di controllo utile alla collettività. Ne abbiamo un gran bisogno.

Roma, 16 febbraio 2023

LE CANDIDATE ALLE ELEZIONI REGIONALI SI SONO CONFRONTATE AD ACILIA CON I PENDOLARI DELLE FERROVIE EX CONCESSE.

Giovedì 2 febbraio, nell’Auditorium municipale di Acilia, s’è svolto il confronto, organizzato dal Comitato Pendolari Roma Ostia e il Comitato Pendolari Roma Nord, sul tema dei trasporti pubblici su ferrovia, fra le candidate alle prossime elezioni regionali.

Hanno partecipato le candidate alla Presidenza:

  • Rosa Rinaldi (Unione Popolare)
  • Sonia Pecorilli (PCI)

ed inoltre le candidate alle regionali:

  • Giulia Lupo (M5S), su delega della candidata Donatella Bianchi
  • Raffaella Vecchiarelli (Azione) per il Centrosinistra,

tutte donne e questo è un segnale positivo.

Con sorpresa dei presenti, non hanno dato segni di vita o di delega, invece, Alessio D’Amato e Francesco Rocca, ambedue candidati alla Presidenza rispettivamente per centrosinistra e centrodestra, nonostante i ripetuti inviti rivolti loro dai comitati elettorali. Forse il tema del trasporto collettivo non è di primario interesse per questi signori. Ma per i cittadini e per noi … si.

Erano presenti anche consiglieri municipali dei Municipi IX e X e Consiglieri capitolini, che ringraziamo per la partecipazione.

Nelle varie fasi delle due ore di confronto erano presenti una settantina di cittadini ed altri 140 ci hanno seguito grazie alla diretta su Facebook. Ha raccolto testimonianze e interventi anche l’emittente TV Canale 10, che ringraziamo per il servizio di informazione ai territori.

Non è stata una passerella elettorale, perché i Comitati hanno posto sul tavolo una serie concreta di temi, su TPL e ferrovie, su cui hanno chiesto un riscontro preciso dalle candidate. Così si è parlato di:

  • aumento di biglietti e abbonamenti, previsto per la prossima estate, ma da scongiurare;
  • controllo reale sull’operato delle partecipate da parte della Regione;
  • lavori da iniziare (p.es. le nuove stazioni sulla Roma Lido e raddoppio di alcune tratte della Roma – Civita Castellana – Viterbo:
  • informazione dettagliata e corretta alla cittadinanza;
  • trasparenza totale degli atti e dei documenti, spesso nascosti (non casualmente);
  • partecipazione della cittadinanza alle scelte ed ascolto delle proposte provenienti dal basso,
  • qualità del personale preposto alle gestioni aziendali e negli staff delle istituzioni;
  • esigere il rispetto degli accordi stipulati fra Regione ed altri soggetti/istituzioni (come il Comune di Roma);
  • investimenti puntuali e nei tempi, non in ritardo di 5 anni e fuori tempo massimo, come ha fatto la Regione.

Le candidate hanno tutte sottolineato, con sfumature diverse, l’importanza della battaglia dei Comitati Pendolari e l’urgenza di avere le due ferrovie funzionanti come serve.

Su sollecito a sottoscrivere le richieste poste sul tavolo e da portare avanti, ci sono state due adesioni incondizionate di Rinaldi (UP) e Vecchiarelli (Azione), una più sfumata di Pecorilli (PCI); la posizione espressa dalla candidata Lupo (M5S), ha lasciato perplessi, non avendo nettamente sostenuto la richiesta dello spostamento di due treni dalla Metro A alla Lido, per noi dirimente, perché, secondo lei, bisogna avere un orizzonte più ampio del problema della carenza cronica e annosa di treni disponibili sulle due linee. Non abbiamo ben compreso quale fosse l’orizzonte alternativo e a quale distanza dal disastro quotidiano di oggi.

Taluni paiono tenere maggiormente in considerazione le argomentazioni dell’Assessore capitolino alla mobilità, Eugenio Patané, responsabile per l’eventuale direttiva ad ATAC nel senso sopra scritto, (oppure del Presidente uscente, Nicola Zingaretti?) contrario alla cessione per ipotetiche e inverosimili conseguenze contabili, piuttosto che dei propri colleghi di Movimento, che in varie sedi hanno istituzionali, han votato mozioni o ordini del giorno in favore dello spostamento.

Rinaldi ha invece affermato di avere firmato la petizione del Comitato Pendolari Roma Ostia, che conteneva anche quella richiesta.

Le domande e gli interventi successivi hanno messo a fuoco meglio alcuni temi trattati, come quello della partecipazione popolare alle scelte, su cui nessuno ha dissentito e del successivo controllo dal basso sulla realizzazione dei programmi e sul raggiungimento degli obiettivi dei contratti di servizio.

In chiusura, i Comitati Pendolari, nel ringraziare della partecipazione, hanno ribadito che dopo le elezioni torneranno alla carica con le candidate/i, eletti o no, per verificare la coerenza delle affermazioni fatte e chiedere riscontri oggettivi.

30 gennaio 2023 – Resoconto

Incontro tra i Comitati Pendolari Ferrovia Roma Nord, Roma Ostia e ASTRAL.

All’incontro, durato oltre due ore presso la sede di ASTRAL S.p.A. in via del Pescaccio, sono presenti i rappresentanti dei due Comitati pendolari delle due ferrovie regionali ex concesse, in affidamento di Gestione Infrastruttura ad ASTRAL dal 1^ luglio 2022.

Ferrovia Roma Nord: Fabio Rosati, Fabrizio Bonanni

Ferrovia Roma Ostia Lido: Roberto Spigai

Per ASTRAL sono presenti: il direttore della Direzione infrastrutture ferroviarie e grandi opere, ing. Carlo Cecconi, ed il responsabile dei lavori nelle stazioni, ing. Simone Domizi; in corso di riunione è interviene l’ing. Fioretti in tema di lavori di predisposizione o di raddoppio Roma Nord.

L’A.U. di Astral, ing. Mallamo, cui era stato chiesto l’incontro, impossibilitato ad intervenire e raggiunto al telefono ha assicurato la sua presenza alla prossima riunione.

PREMESSA

Non essendo stato condiviso un ordine del giorno specifico, i rappresentanti dei Comitati, premettendo che ASTRAL da Contratto di Servizio stipulato con la Regione Lazio il 1 luglio 2022, è competente e responsabile per la gestione dell’infrastruttura ferroviaria, la sicurezza e l’accessibilità nei treni e nelle stazioni e l’orario di servizio, chiedono inizialmente informazioni e cronoprogrammi relativamente ai lavori di ammodernamento infrastrutturale per la ferrovia Roma Nord e Roma Lido e nello specifico:

  • tipo di lavori
  • data di inizio e fine lavori
  • coinvolgimenti di enti e/o strutture terze
  • piani alternativi di mobilità durante i lavori

TRATTO MONTEBELLO-RIANO

Relativamente ai lavori previsti, il Comitato Roma Nord chiede aggiornamenti sulla gara per la tratta Montebello-Riano che Astral specifica non trattarsi (come detto più volte) di raddoppio di binario ma di “predisposizione” al raddoppio, con ammodernamento del segnalamento e la rimozione dei passaggi a livello a raso con sottopassi per il passaggio delle auto. I lavori di predisposizione al raddoppio tra la stazione di Montebello e quella di Riano dovrebbero partire entro marzo 2023, abbiamo chiesto quindi approfondimenti sulla ditta che ha in appalto i lavori e la data di fine lavori. Restiamo in attesa entro breve di tali dati da ASTRAL.

TRATTO RIANO-MORLUPO

Per questa opera non dovrebbe essere prevista una interruzione della linea ferroviaria e nemmeno impedimenti alla circolazione stradale sulla limitrofa via Flaminia. Non sono quindi previsti piani di mobilità alternativa (es. bus sostitutivi) per l’intero periodo.

Per la tratta appaltata tra Riano e Morlupo si tratta invece di raddoppio di binario fino alla stazione di Magliano, che diventerà la stazione di Morlupo, in sostituzione di quella attuale che verrà dismessa per i treni, ma potrebbe restare per i bus.

Probabilmente partiranno prima i lavori per il Lotto 1 (aggiudicato) tra Riano e Castelnuovo di Porto dato che la variante urbanistica è stata approvata dal comune di C.d.P. Per il Lotto 2 (aggiudicato) tra Castelnuovo e Morlupo si prevede di chiudere progetto esecutivo e variante urbanistica entro febbraio 2023.

Per il Lotto 3 relativo all’ammodernamento tra Riano e Morlupo del segnalamento e messa in sicurezza, la gara per l’aggiudicazione è ancora lunga per avere una stima, anche perché tale lotto è stato rimodulato per poter sistemare il segnalamento fino a Viterbo.

Comunque per Lotto 1 e Lotto 2 i lavori dovrebbero finalmente iniziare entro dicembre 2023 e finire in 2 anni. Probabilmente, ma non subito, ci sarà l’interruzione del servizio extraurbano, ma sarà cosa certa appena inizieranno a lavorare sul sedime ferroviario attuale. Abbiamo quindi chiesto a ASTRAL di allinearsi con COTRAL per garantire ai pendolari un piano di mobilità alternativo efficace, in assenza dei treni extraurbani (anche adesso non si noterebbe la differenza vista la cronica penuria di treni in quella tratta – ndr.)

COMUNICAZIONE/ORARI

ASTRAL e COTRAL sono responsabili dell’orario di servizio, assieme alla Direzione regionale trasporti che “dovrebbe” concordare i Programmi di esercizio basati su dati certi e consultabili, che fissino i Livelli Adeguati di Servizio, derivanti dalla domanda di trasporto, espressa e potenziale, dei territori attraversati dalla due linee e non solo sulle necessità organizzative interne e le convenienze delle due società.

In pratica COTRAL non rispetta quasi mai l’orario condiviso a 4 mani con la Direzione regionale infrastrutture e mobilità; non ci sono comunicazioni efficaci sui treni e in stazione, i monitor di banchina sono spesso disallineati, se non anche spenti, e la comunicazione visiva è quasi assente. Sulla Lido la diffusione sonora nelle fermate, tra il DCT e i passeggeri, utile a segnalare perturbazioni di servizio, è guasta da tempo. Abbiamo richiesto a ASTRAL di verificare quali informazioni pubblica Cotral e ci è stato anticipato che ci sarà presto una gara con COTRAL per migliorare la comunicazione e l’infomobilità sia in stazione che a bordo dei treni.

Citando per esempio lo stato della informazione statica nelle stazioni della Lido, il Comitato ha fatto presente che ormai non vi sono più informazioni aggiornate o adeguate; partendo dalla constatazione che la maggior parte delle stazioni, per la totalità o la gran parte dell’orario di servizio, non sono presidiate da personale Astral; mancano totalmente i quadri con gli orari programmati di servizio; mancano in stazione riferimenti ai siti web ufficiali ove i passeggeri possano reperire on line le info che non sono presenti sulle bacheche/tabelloni; non sono affisse informazioni su dove reperire i biglietti, anche alla luce della contestata e contestabile “non” riapertura delle biglietterie dopo l’abbandono di esse da parte di ATAC (sul punto, a precisa domanda posta ad ASTRAL si è confermato quanto già noto ai Comitati (pare non a Cotral), ovvero che i locali di stazione, in passato destinati a biglietterie, sia quelle chiuse da anni che quelle chiuse dopo il subentro Cotral, sono di piena proprietà regionale e di affidamento ad ASTRAL in quanto gestore della Infrastruttura (spetta a Cotral attivarvi dei punti di vendita e informazione “umana” – ndr.); non ci sono piante aggiornate con la rete di TPL afferente la stazione; l’orario pubblicato da Astral per la Lido, con data di intestazione “1 luglio” (applicato dal 9 gennaio) corrisponde al vecchio orario di ATAC di 122/corse/giorno; oltre a non combaciare per la gran parte con gli orari d’effettivo passaggio abituale dei treni nelle varie stazioni, non viene rispettato neppure quanto a numero di corse effettuate tra inizio servizio e fine (anticipata alle ore 21.00 per lavori sostituzione binari/traversine), che era dal 1/7/22 di 106/corse/giorno e che doveva esser incrementato, per Contratto di Servizio dal 1 gennaio, del 12,18% (+ 15/corse/giorno fino alle 23.30); tale orario, dai Lun. ai Ven. giammai è stato pienamente rispettato nel 2^ semestre 2022 da metà gennaio e sconta soppressioni dell’ordine di minimo 4/5 corse ad anche 14, 17, 20 o 23 corse su 106 previste.

REVISIONI ROTABILI

Con competenza ASTRAL, sono attualmente in revisione 3 treni della Roma Lido e 3 treni della Roma Nord. Per quelli della Lido, che furono inviati, rispettivamente, nelle officine di Graniti, Brindisi e Piacenza a partire dall’agosto del 2021 (si tratta di treni modello MA200) c’è la possibilità di rivederli rientrare dalla Revisione Generale in accoppiamento al deposito di Magliana non prima di maggio 2023 (problemi alla fornitura delle porte revisionate). ll Comitato pendolari ha tuttavia osservato che la struttura di Magliana, per la gran parte dedicata alle rotabili Metro B, è già impegnatissima per la Lido a mantenere in condizioni di efficienza minima i 6 CAF300 ora in dotazione alla Lido (5 da revisionare e uno no); non appare in grado di lavorare l’accoppiamento, le verifiche e collaudi, le prove tecniche e il pre esercizio per tre treni in contemporanea, dovendosi attendere, al netto di ulteriori imprevisti non mancati con il primo e unico CAF fino ad ora tornato da Revisione generale, i mesi di luglio, agosto e settembre per l’effettiva immissione in servizio (previo collaudo di ANSFISA).

Per la Roma Nord, i 3 treni Alstom inviati in Revisione generale dovrebbe terminarla entro l’estate, per tornare circolanti alla fine del 2023.

ACCESSIBILITA’ E SICUREZZA NELLE STAZIONI

Altra nota dolente è la gestione della sicurezza e dell’accessibilità per i portatori di handicap.

Da qualche tempo ASTRAL ha attivato un servizio “a chiamata” che supporta i pendolari disabili nella salita e discesa alla stazione di piazzale Flaminio, tramite un sollevatore. Quello che il Comitato ha chiesto è di attivare un servizio che sia stabile e fisso ed è per questo che ASTRAL ci ha anticipato che entro il 2024 nella stazione di Flaminio sarà realizzato un rialzo del marciapiede dell’intero sedime per fare in modo che si salga sul treno “a raso” come nelle altre stazioni.

Abbiamo segnalato nuovamente il caso della pedana di ingresso disabili alla stazione di Montebello, chiusa, rotta e arrugginita da anni. ASTRAL si è fatta carico di risistemarla anche se la competenza di quella singola porzione di terreno è addirittura di Anas.

Per la Lido si è ricordato lo stato d’attuale non funzionamento, prevalentemente per mancate opere di adeguamento di sicurezza (ascensori) o inadeguata programmazione delle revisioni periodiche decennali (scale mobili) che comportano da circa due anni una indisponibilità media di impianti pari al 66%, rendendo di fatto non accessibili ai Passeggeri con Mobilità Ridotta mediamente 8 fermate su 13 della Lido.

Relativamente alla sicurezza abbiamo di nuovo chiesto (visto che ASTRAL evidentemente non capisce quello che diciamo oppure ci spieghiamo male noi Comitati – ndr.) un VERO presidio di sicurezza per consentire di affluire in stazione (e di defluire) in sicurezza (in dettaglio si è trattata la situazione di Flaminio) con pericolosi assembramenti, soprattutto quando ci sono due treni in arrivo e centinaia di persone in attesa di salire sulla banchina a Flaminio. ASTRAL ci comunica che da febbraio 2023 avremo nuova struttura di sicurezza, acquisita tramite gara di durata triennale.

In generale si è segnalata la carenza di personale di vigilanza nelle fermate, la prevalente mancanza di addetti di stazione o vigilantes nelle fermate, la inadeguatezza numerica di questi ultimi per le stazioni principali, come Flaminio; quello della sicurezza è diventato, dopo quella delle biglietterie e della comunicazioni statica e dinamica al pubblico, uno dei tre settori in cui il passaggio delle due ferrovie da ATAC a Astral/Cotral ha segnato un peggioramento dei livelli di qualità dei servizi ai passeggeri. Astral ha assicurato che il concreto avvio da metà febbraio, come più volte preannunciatoci negli incontri, ma non ancora realizzato, di due nuovi contratti di vigilanza nelle stazioni, con un lotto di appalto per la Lido e uno per la Nord, porterà ad un miglioramento in questo specifico settore.

NUOVA STAZIONE FLAMINIO

ASTRAL ci conferma che i lavori alla nuova stazione di flaminio sono fermi in attesa di poter trasferire la biblioteca del CNEL che si trova subito sopra la stazione in costruzione. Il personale che era nell’edificio è stato già trasferito da tempo. I rappresentanti Astral confidano che alcuni incontri in sede di Presidenza del Consiglio, stiano per maturare lo sblocco della questione.

OFFICINE; CANTIERI STAZIONI e CONTINUITA DEL SERVIZIO PASSEGGERI

COTRAL ha preso in gestione l’officina di Catalano, inclusi gli stabili. Il Comitato si augura che vengano risistemati a dovere, viste le condizioni in cui si trovano.

Per il nuovo deposito/officina di Lido Centro (ex scalo merci), come si paventava da tempo, ASTRAL non ha concluso la fase di progettazione esecutiva, promessa e poi affidata da tanti mesi, e non è riuscita a firmare le c.d. Obbligazioni Giuridicamente Vincolanti, per quasi 40 milioni di euro, messi a disposizione per questo scopo alla Regione Lazio dal Governo (CIPE) fin dal 2016 col Fondo Sviluppo e Coesione. ASTRAL ha assicurato che la progettazione comunque continua e (a suo tempo – forse – ndr.) la Regione coprirà l’importo necessario con altri fondi regionali.

I quasi 40 milioni non impiegati su tale opera non sarebbero comunque persi, in quanto la Regione ha ottenuto la variazione degli interventi FSC-PSC Lazio, con la rimodulazione dei finanziamenti che sono stati dirottati sul rifacimento fermate, e ciò spiega l’improvviso lievitare dei fondi, annunciati in passato da ASTRAL, per la manutenzione ordinaria e gli adeguamenti impiantistici e di sicurezza di quasi tutte le fermate (di sua competenza) per Roma Nord e Lido.

Questo spiega, ad esempio, l’improvvisa e imprevista effettuazione di lavori anche nella fermata di Casal Bernocchi-Centro Giano, che pur con altre 3 era stata oggetto degli unici interventi di manutenzione straordinaria e adeguamenti di sicurezza finanziati dalla Regione con fondi nazionali nella precedente consiliatura.

A PRECISA DOMANDA, POSTA PER TRE VOLTE dai Comitati (ndr. – dovessimo “capire male” anche questa volta) ASTRAL S.p.A., per bocca dell’ing. Cecconi, ha assicurato che i lavori a Casal Bernocchi, che partiranno entro fine febbraio, come pure quelli futuri nelle altre fermate delle due linee, saranno svolti in COSTANZA DI ESERCIZIO PASSEGGERI, e senza interruzioni del servizio ferroviario in linea.

Oltre a ribadire la necessità di incontri preliminari all’avvio dei lavori con le realtà territoriali afferenti le fermate (Comitati di quartiere, Comitati e Associazioni civiche, Sindaci comuni per la Roma Nord) come in due occasione chiesto e promesso dall’ing, Mallamo, i Comitati pendolari hanno chiesto che per i futuri appalti di lavori per stazioni, infrastruttura ferroviaria (ad eccezione del citato raddoppio RN), adeguamento impianti di segnalamento, controllo traffico e comunicazione, gli appalti vengano redatti con capitolati che PREVEDANO TASSATIVAMENTE LA “COSTANZA DI ESERCIZIO” e non si ripeta il caso della (inutile – ndr) della chiusura della intera fermata di Castel Fusano.

Per quest’ultima decisione di ASTRAL, contestata dal Comitato Roma Ostia anche a nome di altre realtà del territorio e comunicata a soli 4 giorni e mezzo dall’avvio della chiusura, è stata portata dal Gestore la motivazione della “impossibilità di effettuazione dei lavori in essa previsti senza mettere a repentaglio la sicurezza degli eventuali passeggeri” (circostanza contestata dai Comitati che hanno portato esempi di opere di adeguamento, anche di integrale ristrutturazione di edifici di stazione, fatti da RFI nelle stazioni romane – ad. es. Ostiense e Valle Aurelia);

ulteriore motivazione per la chiusura ASTRAL la ha legata al fatto che al sistema timbrature-tornelli, ereditato da ATAC e ancora non preso in gestione da Cotral (nonostante un anno di annunci) risultino “solo 200 timbrature/giorno”. Sul tema della attendibilità della conta delle timbrature/tornelli, quale misura del numero di frequentatori delle due ferrovie, i Comitati hanno ricordato ad ASTRAL quanto segnalato nelle memorie inviate al Prefetto di Roma (all’epoca Piantedosi), a fine 2020 e inizio 2021 in occasione di esposti sulle inadempienze di ATAC nel rispetto delle regole di prevenzione del Covid, sulla inattendibilità di tali numeri in quanto sottostimati abbondantemente per tre ordini di motivi, che sono stati ribaditi in riunione.

ALTRO

E’ previsto il rifacimento della pensilina alla stazione di Viterbo.

Le voci sulla chiusura per lavori della stazione di Sacrofano sono infondate.

Abbiamo chiesto a che punto è la situazione del parcheggio di scambio a Riano, fermo da anni e sebbene completato sulla carta, ha ancora bisogno di evidenti lavori prima di essere aperto al pubblico. ASTRAL sta approfondendo la questione e ci farà sapere entro breve.

In generale abbiamo chiesto di intervenire con urgenza, trattandosi di ordinaria manutenzione, sulla sostituzione delle lampade/led e dei supporti luce nelle banchine e nei parcheggi esterni, entro sedime ferroviario, di molte stazioni che sono state citate in sede di riunione; sono tanti casi in cui risultano spenti da tempo, nonostante le segnalazioni fatte ai vertici ASTRAL anche per le vie brevi.

ASTRAL ha, con sorpresa dei Comitati, asserito che anche questo cambio di lampadine sia una cosa “complicata” ed ancora “in gestione ad ATAC” (ma, verrebbe da dire: il 1^ luglio 2022 cosa è passato in gestione ad Astral/Cotral a parte gli annunci a mezzo stampa?).

Infine, ASTRAL ci ha confermato che subentrerà effettivamente a ATAC dal 1 marzo 2023 per tutto quello che attualmente gestisce, inclusi i parcheggi di scambio attivi presenti su entrambe le linee ferroviarie.

Su quest’ultimo punto i Comitati hanno espresso dubbi alla luce dei continui slittamenti della presa in carico di importantissimi asset del sistema di trasporto delle due ferrovie, su cui erano state coinvolte, in fase di studio di fattibilità e poi di progettazione dei subentri, prima Astral ed a circa 12 mesi di distanza anche Cotral, a partire da atti di Giunta Regionale, fin da ottobre del 2019.

Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord

Comitato Pendolari Roma Lido

Abbiamo invitato tutti coloro che si sono candidati/e alla presidenza della Regione Lazio a prendere posizione sulle ferrovie ex concesse, dopo 10 anni di abbandono.

Garantiamo che non sarà un comizio, tutt’altro, chiederemo risposte precise alle nostre domande.

Invitiamo tutti/e a partecipare all’assemblea aperta il 2 febbraio ad Acilia.

L’8 settembre 2022 i Comitati Pendolari delle ferrovie regionali Roma Lido e Roma Nord incontrarono i vertici di ASTRAL S.p.A.

A distanza di 4 mesi chiedono di incontrare di nuovo l’Amministratore Unico per approfondire la valutazione dello stato delle infrastrutture e delle opere previste da tempo sulle due ferrovie.

Problemi non mancano certo su quelle poche finalmente cantierizzate, dopo molti annunci e date d’inizio slittate nel tempo. Ne è un esempio il fatto che, solo a 5 giorni dall’avvio lavori,  e solo dopo richieste dirette inoltrate dal Comitato Pendolari,  si è appreso ufficialmente dell’inizio delle opere più impattanti per la ristrutturazione della fermata di Lido di Castel Fusano della Roma Lido: ne è preventivata la chiusura al servizio passeggeri da sabato 21 gennaio 2023 a tutto il 31 marzo 2023.

La notizia ci sorprende, per tempistica comunicativa e per la lunghezza della chiusura al servizio passeggeri.

I Comitati Pendolari rammentano che nel citato incontro da parte Aziendale fu chiarito che Per la stazione di Castel Fusano… … i lavori dovrebbero partire ad ottobre ed avere la durata di 1 anno. A domanda esplicita, ASTRAL ha assicurato che i lavori si svolgeranno in costanza di apertura della stazione al servizio passeggeri.

Come comunicato su canali ufficiali, “… i lavori, operati da Astral spa, prevedono:

·         ripristino sottopassaggio pedonale;

·         ristrutturazione impianto elettrico

·         ristrutturazione bagni

·         ristrutturazione atrio”.

Chi conosce la stazione e la frequenta come passeggero sa che i servizi igienici, la sala d’aspetto e l’ex-biglietteria sono di fatto chiusi da lungo tempo alla fruizione, come pure lo sono da anni i due ascensori posti a capo banchina, e che l’atrio di stazione, dopo la chiusura dell’unico bar presente anni fa, non assolve più alcuna funzione che non sia il semplice passaggio per le banchine.

Per questo Il Comitato Pendolari ha scritto ad ASTRAL invitando a rivalutare la cantierizzazione del fabbricato di Stazione, lasciando aperto il varco carrabile posto all’esterno, lungo il muro perimetrale, adiacente all’ingresso del Centro Olimpico federale FiJLKAM e del PalaPellicone per consentire l’accesso alle due banchine per il periodo di cantiere e sempre, almeno, a quella in direzione Roma PSP nei giorni di effettiva cantierizzazione del sottopasso.

Il Comitato Pendolari ha dovuto constatare che i principali 2 centri di attrazione dei passeggeri da e per la fermata, non erano stati avvertiti delle decisioni.

Sono mesi che chiediamo ad ASTRAL ed ai suoi vertici di pensare, condividere prima gli impatti delle opere, pur necessarie e attese da troppo tempo (almeno 5 anni persi per inefficienze regionali), sui territori, sui passeggeri e sulle attività interne o collegate alle fermate delle ferrovie che ASTRAL dovrebbe gestire.

Ad esempio, non pare ASTRAL abbia considerato l’impianto sportivo federale e il connesso centro di formazione tecnico-sportiva federale, che svolgono una intensa attività di competizioni e formazione agonistica, anche internazionale, con un fitto calendario d’eventi, afflusso di sportivi, tecnici e spettatori da tutta Italia, a cominciare proprio da sabato 21 gennaio, data d’inizio dei Campionati italiani di lotta

Oltre alle gare nazionali ed internazionali, nei fine settimana, vi si svolgono corsi di formazione per i tecnici e i raduni collegiali per gli atleti delle Nazionali Italiane di Judo, Lotta e Karate.

La fruizione della fermata della Roma Lido di Castel Fusano è quindi vitale, non solo per i residenti nelle zone di Castel Fusano, Borghetto Pescatori o per i docenti, studenti e personale del Polo di Ostia del Dipartimento  della Facoltà di ingegneria civile, informatica e tecnologie aeronautiche dell’Università Roma Tre, ma anche per permettere ad atleti, tecnici e corsisti di raggiungere il Centro olimpico federale, che legge per conoscenza; la sua chiusura comporterebbe un forte disagio ed una grave perdita di immagine del polo sportivo formativo.

                Il Comitato Pendolari resta in attesa di capire se, oltre ai profili di utilità e di sicurezza di cantiere, ASTRAL e le imprese scelte per i lavori, sapranno operare come da anni fanno Rete Ferroviaria Italiana e le sue imprese, quando mettono mano alle banchine o agli ascensori nelle stazioni romane, o quanto eseguono la ristrutturazione integrale di una fermata (Valle Aurelia o Ladispoli ne sono un esempio):

lo fanno in COSTANZA DI ESERCIZIO VIAGGIATORI, … loro !

Comitato Pendolari Roma Ostia

Roma, 18 Gennaio 2023 

Ieri mattina una delegazione del Comitato Pendolari Roma Ostia ha provveduto a consegnare il plico contenente la petizione lanciata ad ottobre scorso accompagnata dalle migliaia di firme dei cittadini, raccolte on line ed ai banchetti davanti alle stazioni.

Adesso vedremo se l’assessore Patané girerà di nuovo il capo dall’altra parte ignorando le pressanti richieste, prima fra tutti quella dei 2 treni dalla Metro A.

Sappiamo che per l’assessore siamo cittadini di serie B, ma noi non ci stiamo.

Ad ognuno le proprie responsabilità. Poi vediamo chi pagherà il conto.

Siamo tornati a scrivere al Sindaco della città di Roma (meno i municipi 9 e 10, che evidentemente non meritano attenzione), proprio perchè non abbiamo mai ricevuto alcun cenno di riscontro le altre volte che abbiamo richiesto un incontro. L’ultima è stata il 22 dicembre scorso, quando gli abbiamo consegnato 23.000 firme sulla petizione del Comitato Pendolari con specifiche richieste.

Si vede che non lo meritiamo, secondo lui. Ma noi abbiamo la testa dura. E insistiamo.

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Roma, 18 gennaio 2023

Spett. Sindaco di Roma Capitale

On. Roberto Gualtieri

Oggetto – Richiesta di incontro sul Disastro Roma Lido e la consegna delle copie di 23.000 firme di cittadini su petizione promossa dal Comitato Pendolari Roma Ostia.

Egr. sig. Sindaco,

il 22 dicembre abbiamo protocollato in Campidoglio la lettera, a Lei indirizzata ed al suo Assessore alla mobilità, Eugenio Patané, che accompagnava la petizione popolare contenente specifiche richieste inerenti il miglioramento del servizio sulla linea Roma Lido, sottoscritta (a tal data) da 22.740 firme di cittadini.

In passato abbiamo già richiesto più volte un incontro con Lei, ma non abbiamo avuto mai neppure una risposta formale. Non stiamo qua a illustrare nuovamente lo stato indecente in cui versa la ferrovia, per quello basta leggere i giornali che riportano notizie quasi quotidiane dei molteplici disservizi a cui come utenti siamo sottoposti.

Pur essendo di proprietà e gestione regionale, la ferrovia è interna al Comune di Roma e noi crediamo che il Sindaco e l’Assessore competente non possano ignorare questa fetta consistente di popolazione dei Municipi IX e X, che costituiscono l’utenza della ferrovia.

A maggior ragione adesso, dopo che le nostre richieste, tutte di buon senso e fattibili, sono sostenute da un numero così elevato di cittadini.

Nell’incontro che le chiediamo vorremmo illustrarle lo stato reale delle cose, spiegarle perchè la ferrovia è ridotta a quello che è e cosa può fare il Comune per ottenere un miglioramento certo del servizio.

La prima richiesta è quella di avere 2 treni dalla Metro A, cosa che comporterebbe un decremento marginale medio dell’offerta di posti/km, sull’unica linea metropolitana decentemente servita a Roma, ma rappresenterebbe un aumento del 33% nella disponibilità attuale di rotabili affidabili in linea, quindi una grande boccata di ossigeno per i viaggiatori della Roma Lido, che si devono accontentare (gennaio 2023 – oltre 12 mesi dalle molte promesse rappresentate dallo stesso Patané) di soli 4/5 treni contemporaneamente presenti sui binari, oltre ad uno solo treno che ha completato la Revisione generale (anche questa curata da ATAC S.p.A. con fondi governativi e appalti di Roma Capitale).

Tutto questo accade nell’attesa d’un futuro, che non appare né roseo, né vicino, e che dovrebbe portare all’arrivo, un po’ alla volta, di 5 treni nuovi del primo contratto attuativo, firmato dalla Regione Lazio in ritardo di 4/5 anni; lotto di nuovi treni che arriverà solo per il Giubileo, fra 2 anni!

Si ricorda che tale richiesta è stata votata all’unanimità dai Consigli Municipali del IX e del X Municipioe dall’Assemblea Capitolina a febbraio 2022, ma non ha trovato alcuna accoglienza presso il competente Assessorato alla Mobilità, nonostante la Regione Lazio abbia pubblicamente affermato di potersi far carico delle spese di adattamento.

Auspichiamo questa volta di ricevere una risposta ed essere convocati all’incontro. Diversamente dovremmo leggere il diniego o la mancata risposta come un disinteresse del Comune verso i disagi e le sofferenze procurate quotidianamente ai viaggiatori come una precisa volontà politica di mantenere i pendolari della Roma Lido in una situazione di apartheid trasportistico, senza alcuna giustificazione.

Noi non siamo cittadini di “Serie B”, né siamo cittadini di Busto Arsizio,

per questo pretendiamo un servizio dignitoso; ne abbiamo diritto.

Vogliamo credere che la città dei 15 minuti sia un’idea che marcia concretamente, valevole per tutta la cittadinanza, e non mera propaganda che cela un vuoto di idee e di volontà politiche.

Rimaniamo in attesa di riscontro concreto.

Distinti saluti.

Comitato Pendolari Roma Ostia