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CELEBRATI I 100 ANNI DELLA FERROVIA ROMA LIDO


Eh, si, la nostra ferrovia ha un secolo di vita e a dire il vero lo dimostra tutto, nonostante il restyling e il maquillage dei treni ad opera di Cotral.

L’evento, organizzato e celebrato ieri 20 giugno da Regione, Astral e Cotral, voleva rendere omaggio alla ferrovia più disastrata d’Italia, rilanciando un pacato ottimismo per il futuro e cercando di tranquillizzare l’opinione pubblica.

Alla stazione di Porta S. Paolo si sono ritrovati l’Assessore Regionale ai Trasporti Ghera con lo staff, le aziende di gestione Astral e Cotral con i vertici in pompa magna, alcuni giornalisti, gli invitati, tra cui il nostro Comitato Pendolari, Odissea quotidiana e l’Osservatorio Regionale dei Trasporti. Ma anche l’assessore comunale alla Mobilità Patané, della cui presenza siamo rimasti stupiti, visto che non ci ha mai considerato cittadini di Roma e da quando Atac è uscita dalla gestione della linea si è sempre disinteressato della sorte dei pendolari di questa disgraziata ferrovia.

Non si sono invece presentati (e meno male) alcuni consiglieri capitolini noti a noi pendolari per aver avversato la proposta di trasferire alla Roma Lido 2 treni dalla Metro A .

La presenza a Porta S. Paolo è stata fugace, giusto il tempo di abbracci e baci, qualche intervista e qualche foto davanti al treno di cartone allestito al binario 6 e poi tutti sul treno vero, tirato a lucido, verso la stazione Cristoforo Colombo e l’Università di Roma 3, dove ci hanno raggiunto il Presidente del X Municipio Falconi e il Presidente della Commisssione Trasporti Di Matteo, nella cui aula magna c’è stato un briefing istituzionale.

Dopo la visita alla mostra fotografica, interessante, con le foto d’epoca, tutti in aula magna ad ascoltare le parole.

Ovviamente il clima era molto ovattato e mieloso, pochi riferimenti alla situazione ancora disastrosa della ferrovia, ma tutti orientati in avanti, quando la linea dovrebbe diventare dignitosa. Ma devono passare almeno 2 anni.

2 anni di sofferenze per noi pendolari, che si vanno ad aggiungere a quelle già stratificate in tutti questi anni.

Ma il clima era un po’ quello di “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scordiamoci il passato…”.

Eh, già. Facile eh?

Come se il servizio fosse all’altezza delle necessità dei viaggiatori, come se non ci fossero ritardi e soppressioni, come se i lavori non avessero bucato tutte le scadenze previste, come se sui treni si viaggiasse comodamente e con una frequenza dignitosa.

Per fortuna il Presidente del Municipio Falconi ha ricordato che i disservizi della Roma Lido hanno inciso in modo significativo sulla vita della gente, con livelli di sofferenza elevati.

Ma la cosa più significativa l’ha detta l’assessore Ghera, citando l’accordo fra Cotral e Atac per il prestito di un treno della Metro A, attualmente in manutenzione, alla Roma Lido!!!!

Tra breve ci sarà una Delibera della Giunta regionale in tal senso e Cotral ha già mandato la documentazione ad Ansfisa per l’approvazione.

Osservazione: il Comune (Assessore Patané, Presidente della Commissione Mobilità, consiglieri della attuale maggioranza) ed Atac ci hanno sempre detto che non si poteva fare, non c’erano le condizioni, non si poteva penalizzare la metro, ecc e ci hanno sbattuto la porta in faccia, nonostante le 23.000 firme di cittadini raccolte in tal senso ed i pronunciamenti all’unanimità dei Municipi 9 e 10.

Nel silenzio totale di Cotral, che pure ne avrebbe tratto benefici per il servizio scadente erogato.

Praticamente il nostro Comitato è stato fatto passare per un’accozzaglia di pazzi visionari che chiedevano l’impossibile…. Ma evidentemente anche l’impossibile si può realizzare, basta avere le determinazione e la consapevolezza di essere nel giusto.

Bene! Torneremo presto su questo argomento. Intanto portiamo a casa l’importante vittoria (un’altra).

Ah, aggiungiamo che dopo l’estate il Comitato Pendolari organizzerà un evento sui 100 anni della Roma Lido, ma diverso da quello descritto, più brioso, meno mieloso, più variegato nelle presenze e più allegro, ma senza ovattare nulla.

Roma, 21 giugno 2024

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Resoconto seduta 8 maggio 2024, ore 8.45, congiunta Commissione III Lavori pubblici e mobilità e Commissione speciale P.N.R.R., Giubileo 2025 ed Esposizione Universale 2030 del Municipio X.

All’ordine del giorno c’era lo stato di avanzamento dei progetti delle opere accessorie alla stazione Acilia sud- Dragona, ossia il ponte ciclopedonale di collegamento (opera 105) e dei parcheggi (op. 106), entrambi interventi previsti nel Piano Recupero Urbano Acilia-Dragona finanziati fin dal 2015 al Comune dalla Regione Lazio con fondi governativi.

Oltre i membri delle commissioni erano presenti:

  • Comune di Roma SIMU: arch. Luzi e ing. Milone –Responsabili Unici di Progetto rispettivamente delle opere 105 e 106;
  • ASTRAL S.p.A.: ing. Picano (intervenuto ma per equivoco in quanto RUP lato Astral per la progettazione e costruzione della futura stazione di Giardino di Roma); successivamente si sono collegati l’arch. Sperati e l’ing. Cecconi – rispettivamente Direttore Lavori del cantiere della stazione Acilia sud-Dragona e Direttore della Direzione ferrovie di Astral;
  • Comitati: per il Comitato Pendolari Roma Lido la dott.ssa Portone Alessandra; per il CDQ Dragoncello la Presidente, Giovanna di Biagio; per Ostia in Bici è intervenuto il sig. Alemanno Barsocchi.

Sintesi discussione

Il Presidente Di Matteo, dopo avere presentato i presenti, ha informato che riguardo la costruenda stazione l’indomani sarebbe stata votata in Consiglio Municipale la risoluzione che chiede ad Astral e Regione Lazio che venga modificato il nome della stessa – come chiesto a gran voce in primis dal Comitato Pendolari – in “Acilia Sud- Dragona”, proprio ad evidenziare lo scopo di ricucitura del territorio che questa opera rappresenta.

Successivamente ha fornito alcune informazioni sui costi delle due opere e sulle loro principali caratteristiche, ovvero:

  • per il ponte – dal costo di 2,5 mln € di cui 1,5 mln integrati dai fondi per il Giubileo (DPCM 8.6.2023). Il progetto è affidato dal citato DPCM a Roma Capitale ed è in carico al SIMU, (ndr.- per evidenti difficoltà di Roma Capitale a portare a realizzazione buona parte delle opere giubilari e di investimento pluriennale in opere pubbliche, l’intervento sarà concretamente appaltato e realizzato da altri soggetti) la stazione appaltante per l’opera sarà Astral.
  • Per i parcheggi – dal costo di 4,5 mln € di cui 2 mln € integrati dai fondi per il Giubileo – si tratta di due parcheggi: quello lato Dragona su un’area tra via Romagnoli e via Casini di circa 2.000 mq, dove sono previsti 92 stalli di cui 66 per le autovetture (ndr – in parte coincidenti con i posti auto su superficie sterrata già esistenti a fianco del Centro Sociale e Anziani di Dragona), 2 per i disabili e 24 per le motociclette; quello lato Acilia sud sarà su un’area di c.a 9.200 mq, dove sono previsti 193 posti auto, 6 posti auto riservati ai disabili e 50 per le moticiclette.

Ha poi parlato di tempi di realizzazzione di 450 giorni (ndr.- dicasi quattrocentocinquanta per 2 normali parcheggi a raso su superfici già pianeggianti) ed ha informato che i termini per la consegna dei pareri sono scaduti ed il SIMU sta analizzando le osservazioni ricevute per chiudere il verbale e dare l’avvio alla progettazione, che sarà realizzata da Risorse per Roma (ndr – su questo progetto dei parcheggi gli uffici procedenti non hanno avviato alcun processo partecipativo, come pur sarebbe stato necessario e consentito dai regolamenti comunali; tutto si è svolto sui segreti autocad di progettazione, neppur fosse la costruzione di una base militare segreta; non è stata data alcuna possibilità di partecipazione, neppure a Progetto definitivo approvato – come invece si è riusciti a fare, col supporto del Municipio, per il Progetto definitivo del ponte pedonale, partecipazione che ha positivamente consentito di recuperare alcune mancanze progettuali per la sua funzione “CICLO-pedonale” ).

Prende poi la parola il Presidente della Commissione Giubileo, Possanzini, che dichiara che tali parcheggi saranno anche corredati dal punto di vista ambientale dalla piantagione di nuove alberature, per renderli più sostenibili. Egli inoltre fa presente che, grazie all’integrazione coi fondi giubilari, queste opere non solo saranno completate ma potranno anche consentire di recuperare parte del tempo perduto proprio perché vanno rispettate delle tempistiche dettate dal Giubileo (ndr- in vero il cronoprogramma delle opere a finanziamento giubilare, ne prevede la conclusione edilizia ed il collaudo, quindi non automaticamente l’apertura alla pubblica fruizione, non oltre il primo trimestre del 2026, cui possono seguire altri mesi per la apertura effettiva).

A seguire interviene l’ing. Milone per il ponte di collegamento. Dichiara che nell’ultimo mese e mezzo è stata fatta la verifica del progetto da parte del Genio Civile e sono emerse delle criticità (ndr- come Comitati siamo abituati a scoprire, a valle, criticità e ulteriori fasi procedurali e progettuali necessarie, mai ben comunicate alle istituzioni ed alle commissioni consiliari, quando i vari esperti o addetti ai lavori vengono invitati a fornire le date dei cronoprogrammi, immancabilmente superati dai fatti, senza obiezione da parte dei Consiglieri presenti) non legate alla progettualità ma dal punto di vista della struttura. Prima di dare l’appalto ad Astral, soggetto appaltante dell’opera al posto del SIMU di Roma Capitale, dovranno essere svolte indagini archeologiche a cura di una ditta esterna e che verranno comunque fatte entro 2 mesi. Afferma che è in trattativa già con la Soprintendenza, che si è sinora mostrata collaborativa, ed ha precisato che queste indagini avrebbero potuto essere svolte da Astral in corso di esecuzioni dei lavori, ma che quest’ultima ha rifiutato.

Il Comitato Pendolari è intervenuto a riguardo, precisando che, pur constatando che per il cantiere della stazione le cose stanno andando avanti, come emerso sia dai sopralluoghi in cantiere che dalla Commissione municipale sul tema dello scorso 3 maggio, con apertura prevista per fine ottobre 2024, rimane il fatto che la stazione non sarà utilizzabile da tutto il quadrante di Acilia nord, proprio a causa del ritardo con cui le opere accessorie, previste da prima del 2015 e finanziate già da quell’anno al Comune, saranno completate rispetto alla stazione. Opere per le quali il Comune di Roma, responsabile della loro progettazione e realizzazione, ha in pancia i finanziamenti dal lontano 2015 che comunque non sono più sufficienti, per cui si sono rese necessarie le integrazioni coi fondi giubilari.

Il Comitato ha fatto presente che malgrado tutti questi anni il Comune di Roma non ha adeguato tali progetti a ciò che lui stesso ha prodotto nel corso del tempo nella sua documentazione programmatoria urbanistica e infrastrutturale, come il ponte CICLO-pedonale come collegamento del progetto di mobilità Dorsale Mare Tevere, inserito nel PUMS di Roma Capitale, approvato definitivamente dall’Assemblea capitolina a febbraio 2021 sotto la Giunta Gualtieri, e nel PUMS di Città metropolitana.

E’ stato fatto presente che comunque la stazione non sarà accessibile dal ponte per almeno 18 mesi, finché non venga finalmente realizzato, dopo anni di annunci e progetti non realizzati dagli uffici capitolini, il ponte, che sarebbe dovuto essere pienamente “CICLO-pedonale” per il passaggio dell’opera programmata da Roma Capitale stessa nel suo PUMS del 2022 e che comunque i parcheggi non sarebbero sufficienti (alcuni sarebbero solo la “asfaltatura” di quelli già esistenti lato Dragona) ed andrebbero ad aggravare la viabilità del quadrante di via Lilioni/via Bepi Romagnoni, arrecando seri problemi ai cittadini di Acilia Sud.
Il Comitato ha inoltre chiesto se il Municipio prevede un collegamento diretto su gomma da Dragona ad Acilia sud, almeno fintanto che il ponte non sarà realizzato.

L’architetto Sperati di Astral è intervenuta dichiarando, in attesa che inizino e si completino le indagini archeologiche, faranno del tutto per poter anticipare qualcosa della procedura di gara.

L’arch. Luzi RUP del SIMU per i parcheggi dichiara che il progetto, che era pronto da anni, non è mai potuto partire in gara a causa del fatto parte dell’area interessata dal progetto insisteva nell’area di cantiere, che è stata bloccata per il contenzioso tra ATAC (precedente stazione appaltante) e l’impresa costruttrice Italiana Costruzioni.

Afferma che stanno valutando tutti i pareri che possano comportare modifiche al progetto definitivo e che il progetto esecutivo sarà realizzato da Risorse per Roma in 1 mese. A seguire ci saranno i tempi per indire la gara (circa 6 mesi) e quelli di realizzazione dell’opera, che sono di circa 450 giorni.

Il Comitato Pendolari interviene sui parcheggi dicendo che durante questi anni il Comune non ha recepito la richiesta del territorio, fatta sua dal Municipio X con delibera consiliare di febbraio 2022 in sede di approvazione di poter utilizzare come parcheggio di scambio l’area di proprietà comunale, oltre il deposito Atac, pianeggiante ed in parte già usato per parcheggio delle auto dei dipendenti ATAC, di 11.000 mq a destinazione urbanistica conforme -Servizi di quartiere, che sarebbe percorribile con un percorso protetto e dedicato, ciclo pedonale, di soli 200 mt senza neppure dover uscire dal perimetro della stazione e del sedime ferroviario. Il Comitato Pendolari ha ribadito al Presidente Possanzini, che la realizzazione del parcheggio in quel punto provocherà l’eliminazione di alberature (sughere e olmi) di un certo pregio e che il Comitato vigilerà sull’operato del Comune in tal senso, e che trova assurdo l’abbattimento indiscriminato delle alberature esistenti, già adulte e di grandi dimensioni, per poi prevederne di nuove, giovani, di piccole dimensioni e con costi aggiuntivi (ammesso che attechiscano).

Riguardo agli stalli per le bici, il Comitato Pendolari invita i presenti a prendere in considerazione la realizzazione non di semplici stalli, ma di bici stazioni protette, sia sul lato Dragona che Acilia sud.

Possanzini risponde sulla questione degli alberi dicendo che cercheranno di salvare il salvabile e garantisce in questo la massima disponibilità.

Riguardo a quanto sopra anche l’assessore Calcerano interviene sulle alberature, sostenendo che va trovato un equilibrio tra valore ambientale e quello progettuale, ed è fiducioso che si possa agire su questo progetto per salvare parte delle alberature ed intervenire eventualmente in compensazione laddove ciò non sia possibile. Riguardo le bici stazioni, si rende disponibile a recuperare e modificare il progetto del parcheggio per l’implementazione dei posti destinati alle bici.

Dichiara che nell’ottica della mobilità sostenibile va disincentivato l’uso delle auto ed anche per questo motivo i parcheggi sono stati concepiti in tale misura perché possano essere utilizzati soprattutto dai non residenti. (Ndr. – come Comitato osserviamo che, già in pubbliche consultazioni, come il “Processo Partecipativo” indetto dall’Assessore Sabella – Giunta Marino- nell’Aula del Consiglio del X Municipio nel 2015 sull’indecente progetto di variazione urbanistica del terreno -ex ATAC- di 11.000 mq sopra citato, gli elaborati progettuali presentati dalla società incaricata della progettazione – all’epoca ATAC S.p.A., poi Zetema S.r.l., ora Risorse per Roma S.p.A. – invero con scarsissimi risultati, prevedevano gli stessi identici 2 parcheggi a raso, spianamento di verde pubblico con abbattimento di alberi, insufficienti per il flusso di passeggeri previsto e alternativi a quello proposto fronte Rimessa ATAC Acilia, con dovizia di dati e elaborati grafici, da vari Comitati di Quartiere e Pendolari alle istituzioni comunali, un po’ lente e sorde di comprendonio).

Quindi, come Comitato dobbiamo precisare che la progettazione del parcheggio è ultradecennale ed antecedente all’inserimento del progetto Dorsale Mare Tevere nel PUMS di Roma Capitale, che vede tutta l’opera parte di un progetto più ampio di mobilità sostenibile, ottenuto grazie al lavoro estenuante dei comitati che lo hanno proposto e portato a casa con energia, vedendolo alla fine inserito tra le proposte fatte proprie dal Consiglio Municipale con la mozione approvata a febbraio 2022 di integrazione delle opere di scenario PUMS, in fase di approvazione definiva di tale atto comunale programmatorio, cui si DOVREBBERO ATTENERE tutti gli uffici comunali procedenti o progettanti opere a impatto di mobilità.

Il Presidente Di Matteo rispondendo alla domanda del Comitato riguardo ad un possibile collegamento via gomma da Dragona per Acilia sud dichiara che non ci sarà, perché l’intera mobilità dei bus è stata rivista di recente ed i quartieri di Dragona e Dragoncello sono già ampiamente serviti dalle attuali linee 04 e 012. Quindi per mesi gli abitanti di Dragona e Dragoncello continueranno ad usare l’attuale Stazione di Acilia che è più vicina con i mezzi [sic!].

Infine, Di Matteo dichiara che la prossima settimana sarà convocata una Commissione per vedere insieme ai comitati come poter recepire la questione dei parcheggi delle bici nell’attuale progetto in modo da produrre poi una risoluzione da approvare in Consiglio che possa essere inviata come osservazione al SIMU.

Alemanno Barsocchi interviene per Ostia in Bici e come collaboratore di Italia Viva, essendo il promotore del Progetto Dorsale Mare Tevere. Ricorda come il progetto di ricucitura fosse stato pensato anche per ridurre l’uso dei veicoli in favore della mobilità sostenibile. Specifica che gli eventuali stalli per bici devono essere protetti con delle gabbie per scongiurare furti delle bici. Chiede che nel frattempo sia realizzato il ponte di collegamento con Dragona e che possa almeno essere utilizzabile la parte del Canale di Palocco, segmento integrante del progetto della Dorsale, che ridurrebbe l’inevitabile traffico lato Acilia sud Macchia Saponara, consentendo a chi prende il treno da quella parte di arrivare in bici.

Osservazioni finali del Comitato Pendolari

Come premessa sottolineiamo, a scanso di equivoci o informazioni distorte (volute o no), che come Comitato Pendoalri siamo ovviamente contenti che le cose FINALMENTE stiano marciando. E siamo grati al Municipio X per essersene fatto carico (mentre il Municipio IX si è perso nel nulla).

Ci corre l’obbligo di ricordare, però, per dovere di cronaca e per fissare alcuni concetti base, alcune cose essenziali, non dettagli.

  1. La battaglia sulla stazione di Acilia Sud – Dragona l’abbiamo fatta nostra da sempre, ossia da 12 anni, non abbiamo mai smesso di fare pressioni sui soggetti controparti (Atac, Regione, Comune) perchè le opere proseguissero, con plurime di manifestazioni pubbliche di zona e il coinvolgimento diretto della cittadinanza, e tutto questo nel disinteresse dei tre soggetti citati, i quali scaricavano sempre su altri colpe e responsabilità proprie e la Regione cercava di tenerci buoni annunciandoci che l’accordo per la transazione era questione di giorni.

Ma sono passati 5 anni, prima di giungere ad un accordo e alla ripresa dei lavori. Ce l’hanno chiaro tutti questo concetto? O dobbiamo dimenticare stendendo una coltre di oblio nella logica: “chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato”? E se il Comitato Pendolari (e i CdQ) non avesse dato battaglia senza fermarsi, siamo sicuri che i lavori sarebbero ripresi oppure avremmo avuto l’ennesima cattedrale incompiuta nel deserto?

  1. Si può pensare di aprire una stazione ferroviaria senza provvedere alle opere accessorie INDISPENSABILI? Se i lavori di costruzione della stazione avessero rispettato i tempi previsti (20 mesi) in teoria la stazione avrebbe potuto aprire a fine 2015/inizio 2016. Qualcuno fra i tre soggetti inutili citati si era preoccupato di parcheggi, intermodalità, accessibilità della stazione? NO.

Si dirà: “Ma c’erano altri soggetti ad amministrare nelle istituzioni e in Atac”, ma questo in qualche modo giustifica l’insussistenza di progetti di cui solo oggi finalmente si parla e che arriveranno con ritardo cosmico? NO.

E’ possibile che in tutto questo tempo né la politica, né nessun ufficio tecnico abbia alzato il dito per evidenziare le carenze progettuali? E’ possibile che Regione e Comune non si siano parlati e tuttora non si parlino per concordare una strategia comune sul da fare (p. es. il famoso parcheggio, quello vero, oltre la rimessa Atac)?

  1. C’è qualcuno che ha chiaro (nelle istituzioni e nelle aziende) che rimandare i lavori di anni significa aumentarne i costi e quindi metterne a rischio l’attuazione ovvero dover sostenere ulteriori costi (ovviamente pagati da noi contribuenti)?
  2. L’acquisizione del terreno ex Atac da parte del Comune (su battaglia del Comitato Pendolari) per farne il parcheggio (dopo che l’ex assessore comunale Caudo spingeva lnvece l’ennesimo Centro Commerciale, ricordate?) è stato solo una maniera per elargire qualche soldo ad Atac e salvarla dal fallimento, oppure può e deve essere una risorsa utile per la cittadinanza? E su questo c’è qualche straccio di assessore o di presidente di commissione che si pone il problema? Oppure si continua ad ignorare il problema e a fare inutili proclami?
  3. E’ possibile che ognuno nella politica e negli uffici tecnici non riesca a vedere al di là del proprio naso e non abbia chiaro il concetto di integrazione? Se non ci fosse stata una forte e continuativa spinta dal basso si sarebbero messe in pista le opere accessorie? Crediamo di no.
  4. Noi come Comitato non ci appuntiamo sul petto nessuna medaglia per le battaglie fatte, ma riteniamo che non debba appuntarsela nessuno. Ci sono responsabilità enormi sullo stato delle cose sulla Roma Lido e noi non dimentichiamo niente.

Non dimentichiamo neppure che siamo stati e siamo trattati come cittadini di serie B dal Comune di Roma, ieri ed oggi. E ci riferiamo a soggetti messi ad esercitare un ruolo senza averne la minima capacità.

Ma noi, nel nostro piccolo, siamo una garanzia, perchè non abbiamo smanie di carriera, né politica né altro, o di apparizione sui media (come ci è stato detto durante qualche incontro). Noi lavoriamo per ottenere un trasporto pubblico efficiente per quanto riguarda la Roma Lido in primis, perchè crediamo che trasporto pubblico efficiente sia un valore, per la città e per i cittadini, per la salute, per la lotta all’inquinamento, per una migliore qualità della vita di ognuno. E continueremo a batterci finchè non avremo strappato quello di cui abbiamo diritto.

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ALTRO CHE STADIO. SI CHIAMAVA SPECULAZIONE!

Alla fine sono arrivate le condanne inflitte in primo grado dalla Magistratura a politici di piccolo cabotaggio, imprenditori-palazzinari e mediatori-intrallazzatori, che hanno organizzato la speculazione nell’area di Tor di Valle e che come Comitato Pendolari della disastrata ferrovia Roma Lido, abbiamo osteggiato fortemente da subito. Non siamo giustizialisti, ma la sentenza sancisce una prima verità.

Ricordiamo le parole dell’allora sindaco Marino:…nel 2017 Totti darà il calcio d’inizio alla partita nel nuovo stadio della Roma a Tor di Valle”, poi la sindaca Raggi, quella dello “Stadio fatto bene”, ma anche gli apprezzamenti e il sostegno del Presidente della Regione Zingaretti.

Non ci è parso di udire da questi personaggi nessuna parola di autocritica, per essersi spesi su un progetto che puzzava di speculazione lontano miglia e che era assolutamente insostenibile.

Ricordiamo che il progetto faceva acqua da ogni parte, in primis la mobilità: si pensava di trasportare 20.000 tifosi a Tor di Valle in un’ora, utilizzando la Roma Lido; oggi, dopo “la svolta” di Cotral e Astral, in orario di punta quella disastrata ferrovia regionale può trasportare a mala pena 4.800 passeggeri “di picco” per direzione, senza contare che, in concomitanza con le eventuali partite, i poveri pendolari non sarebbero neppure riusciti a tornare a casa!

Come dimenticare tutte le barzellette udite in Conferenza dei servizi sul prolungamento della Metro B da Magliana a Tor di Valle, senza rendersi conto che nella tratta non c’è spazio neppure per un percorso pedonale, o sui 5 treni “nuovi” “regalati dal Progetto, che ancora stiamo aspettando da 6 anni (e ce ne vorano almeno altri tre), i 20 treni nuovi che occorrono per trasformare la Lido in una vera ferrovia metropolitana.

Insomma, tanta aria fritta, per coprire solo una classica speculazione e l’arricchimento di qualche furbetto, sia politico, sia costruttore, sia affarista di vario genere.

Se il progetto si fosse realizzato avremmo avuto la paralisi totale del quadrante sud-ovest della città, sia durante la costruzione (centinaia di camion ogni giorno su via del Mare e Ostiense) sia nell’utilizzo del Centro Direzionale (13.000 persone previste) e del c.d. Stadio (62.000 tifosi romanisti paganti e neppure di proprietà della A.S. Roma), con le strade bloccate e la Roma Lido collassata.

Insomma una pura follia!

Per gli abitanti del X Municipio sarebbe stata una tragedia quotidiana, sia andare a lavoro che tornare a casa.

Ma anche per gli abitanti del IX Municipio non sarebbe andata meglio, con la stazione Beirut-Tor di Valle disastrata (il progetto dello “Stadio fatto bene” non ci investiva sopra neppure un milione di euro), senza impianti di traslazione e 2 soli tornelli, e le strade del quartiere sicuramente invase dalle auto.

Senza contare che nel progetto non esisteva alcun Piano di gestione dei Rischi.

Il Comitato Pendolari queste cose le ha dette e scritte, ha fatto comunicati, memorie e decine di osservazioni formali al progetto, cui gli Uffici capitolini, con grave omissione, non hanno neppure trovato modo di rispondere, ma dall’altra parte ha trovato solo persone che non avevano interesse ad ascoltare.

Ha trovato invece sostegno nelle Associazioni, Comitati di base Comitati di quartiere, e nella popolazione, che dopo i primi momenti di incertezza dovuti al bombardamento mediatico della stampa di cricca e cordata (tutta!) ha invece capito che sotto c’era un’enorme fregatura.

Tutti insieme abbiamo fatto massa critica, mettendo sabbia negli ingranaggi, utilizzando tutti gli strumenti che la legalità e l’interesse pubblico calpestati mettevano ancora a disposizione, come accade oggi con la “bufale” di decine di progetti frettolosi e spendacciosi fatti in nome del PNRR e dell’oblio dei debiti pubblici che creeranno per opere risibili o mal progettate.

Si è lavorato con forza collettiva e trasparenza per bloccare quello sciagurato progetto e dopo otto anni ci siamo riusciti.

Avevamo ed abbiamo ragione. Perché difendiamo gli interessi veri dei pendolari, perché non ci vendiamo per qualche briciola, perché siamo abituati a dar battaglia sulle cose giuste e non ci lasciamo impressionare né da giornalisti prezzolati, né dagli insulti che ci sono piovuti addosso.

Siamo coerenti. E andiamo avanti per la nostra strada, quella giusta, quella di rivendicazione di diritti e di servizi efficienti ed efficaci per tutti e non dei guadagni per alcuni.

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Data: 14 marzo 2024

Luogo: Regione – Assessorato alla Mobilità

Presenti

Regione: Di Giamberardino

Astral: Cecconi

Comitato Pendolari: Portone, Severi, Mercuri, Spigai, Messina

Temi all’Ordine del giorno:

  • Lavori Stazioni Acilia Sud e Tor di Valle
  • Nuove Stazioni Giardino di Roma e Torrino Mezzocammino
  • Lavori Italferr su Linea aerea
  • Manutenzioni MA200
  • Altri lavori nelle stazioni
  • Ascensori
  • Sistema di Sicurezza SCMT

Contenuti

Stazioni Acilia Sud e Tor di Valle

La fine lavori è confermata da Astral per il 31 maggio, più eventuali giorni per i ritocchi finali. Al momento viene confermata l’apertura per il mese di ottobre del presente anno. Su richiesta del Comitato in merito all’aggiunta della dicitura Dragona, accanto ad Acilia sud, nella cartellonistica, si sono avuti riscontri positivi dalle controparti e si è concordato di coinvolgere anche il Municipio X sulla questione.

In merito al ponte ciclopedonale della nuova stazione, il SIMU sta validando il progetto e concluderà a fine marzo. Ad aprile partirà l’iter amministrativo. A maggio il progetto pronto dovrebbe passare ad Astral per competenza, che dovrebbe indire la gara. Su questo ultimo tema della gara in realtà il Comitato ha sollevato obiezioni perchè trattandosi di opere viarie e non ferroviarie, Astral potrebbe attingere dall’Albo Fornitori presenti negli Accordi Quadro. In caso di gara ci vorranno ulteriori 6 mesi di tempo per l’espletamento. E poi circa 10 mesi di lavori e alla fine un paio di mesi per collaudi ed autorizzazioni. In totale l’apertura del ponte dovrebbe avvenire verso la fine del 2025.

Il Comitato per scrupolo ha poi sollevato nuovamente la richiesta che il ponte (che passerà dentro la stazione) rimanga aperto anche quando la stazione è chiusa, per consentire comunque l’attraversamento di via Ostiense a ciclisti e pedoni. Su questo tema Astral ha vacillato e non ha confermato, nonostante le rassicurazioni fossero state date in Commissioni congiunte al X Municipio.

In merito al parcheggio, il Comitato ha ribadito che dovrebbe essere realizzato nell’area ex Atac, acquisita dal Comune di Roma (su pressione nostra e dei Comitati territoriali) oltre la rimessa di via Ortolani , area che permetterebbe la costruzione di un buon numero di posti auto e lo scambio intermodale. Sarebbe quanto mai necessaria l’attiva azione del Municipio per la richiesta di riunioni con Atac, coi tutti i Dipartimenti interessati, Astral e Regione.

La Regione ha chiarito che per prima cosa è necessario verificare la destinazione d’uso dell’area.

Stazioni Giardino di Roma e Torrino Mezzocammino

La Regione ha comunicato che va verificata l’assoggettabilità al via. La Conferenza dei servizi è stata aperta e durerà 2 mesi. A giugno partirà la gara, l’inizio dei lavori è previsto per ottobre. I lavori saranno chiusi nel 2026. Il parcheggio di Torrino Mezzocammino conterrà 200 posti auto.

Italferr

I lavori preventivi per il rifacimento della linea aerea sono ripartiti a gennaio. L’interruzione del servizio alle ore 21 avverrà da metà aprile e la fine lavori è prevista a fine 2025. Il Comitato ha chiesto se fosse possibile chiudere la linea solo a tratte, lasciando attive quelle non interessate direttamente ai lavori, ma Astral ha risposto che ha provato a chiederlo a Italferr, ma la risposta è satta negativa. Il contratto con RFI su questo tema è blindato e non suscettibile a modifiche.

Manutenzioni MA200

Il treno MA200 attualmente a Magliana dovrebbe essere pronto per fine marzo/aprile, dopo di che dovrà intervenire Ansfisa per il Nulla Osta all’esercizio.

C’è un problema di spazi fisici presso il deposito Atac che ospita anche i treni della Roma Lido. Quando arriverà il MA200 attualmente a Graniti per manutenzione ne andrà un altro da Magliana.

Altri lavori nelle stazioni

Il Comitato ha fatto presente che nelle stazioni dove sono appena terminati i lavori (per esempio Stella Polare) iniziano già a presentarsi problemi di infiltrazioni, come documentato fotograficamente. Astral ne ha preso atto ed ha invitato a fare segnalazioni, così da poter intervenire.

In merito alle manutenzioni delle pensiline di Acilia e Vitinia (dove piove) Astral ha annunciato che c’è un Accordo Quadro e che entro l’anno inizieranno i lavori.

Ascensori

Vitinia: fine lavori prevista per metà aprile, poi serve il Nulla Osta Tecnico di Ansfisa. Apertura prevista a maggio.

Lido Nord: fine lavori prevista per metà maggio,

Castelfusano: fine lavori prevista per metà settembre

Magliana; aperti nella stessa giornata della riunione

Basilica S. Paolo: aperti all’indomani della riunione

SCMT

E’ il Sistema Controllo Marcia Treno cioè di sicurezza installato sui nuovi treni, che permetterà di controllare la velocità massima ammessa, istante per istante, in relazione ai vincoli posti dal segnalamento, dalle caratteristiche dell’infrastruttura e dalle prestazioni del treno.

E’ stato fornito il prototipo a Firema (l’azienda che costruisce i nuovi treni) al fine di effettuare i necessari test nella tratta che sarà messa a disposizione proprio per le prove prototipali.

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COMMISSIONI III-Mobiltà e LLPP, V-Cultura e scuola, II- Politiche sociali abitative, VI-Attività produttive

Data: 24 gennaio 2024

Sede: Municipio X + collegamento in videoconferenza

Presenti:

  • Presidenti delle Commissioni e consiglieri
  • Regione Lazio Assessorato Mobilità (Di Giamberardino)
  • Astral (Cecconi, Castaldo, Sperati)
  • Cotral (Tolomeo)
  • Comitato Pendolari Roma Ostia
  • Comitato di Quartiere Dragoncello
  • Studenti

Ordine del giorno:

  • lavori stazione di Acilia Sud,
  • aggiornamento stato del servizio,
  • segnaletica di stazione,
  • aggiornamento lavori ascensori e bagni
  • modulistica per i ritardi degli studenti/lavoratori

Il Presidente Di Matteo ha introdotto i lavori, illustrando l’odg e chiedendo risposte alle aziende di gestione. Astral (Cecconi) ha dato risposte rassicuranti, così sintetizzabili:

  • Per la stazione Acilia sud Dragona, Astral conferma il fine lavori a maggio 2024 con apertura al pubblico entro l’anno.
  • Per gli ascensori, il collaudo va fatto non più da ANSFISA, ma dal Direttore di esercizio dell’azienda di gestione (che ne assume le responsabilità) secondo il nuovo Decreto emanato a dicembre dall’Agenzia. Questo in teoria dovrebbe abbreviare i tempi, ma Astral continua a scaricare su Ansfisa le colpe dei ritardi per le mancate approvazioni delle relazioni. Comunque le stime snocciolate da Astral sono:
    • Casal Bernocchi dovrebbe essere aperto entro febbraio;
    • Vitinia entro fine marzo;
    • Lido Nord (2 ascensori) a fine aprile;
    • Castelfusano, essendo una realizzazione nuova, non prima di fine settembre;
    • Tor di valle è sempre la maglia nera e Astral non sa ancora quando potrà aprire (gli ascensori nella stazione Beirut non sono mai esistiti).
  • La segnaletica di stazione è terminata in tutte le stazioni da parte di Cotral, eccetto Basilica S. Paolo e Magliana (gestite da Atac), dove ci dovrà essere un coordinamento con la stessa azienda. La segnaletica tattile stanno provvedendo ad implementarla in tutte le stazioni.
  • Bagni di Lido centro sono pronti, però saranno riaperti ad aprile poichè c’è un ulteriore lavoro da fare su una parete. (ma non si poteva prevedere prima?)
  • Per i lavori alla linea area, attualmente sospesi, si è detto che riprenderanno il 5 marzo, con conseguente chiusura anticipata del servizio alle 21.30.
  • Quanto alla segnaletica turistica permangono delle difficoltà perchè va fasata con Atac.

In merito alla modulistica di reclamo e alla situazione del servizio, Cotral (Tolomeo) ha affermato:

  • Per la modulistica Cotral metterà a disposizione dei pendolari uno sportello per i reclami a PSP, come richiesto dal Comitato e da ART, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, ma al momento non ha disponibili risorse per dare seguito alla richiesta di reintrodurre gli agenti di stazione,
  • Sullo stato del servizio oggi c’è la disponibilità di 7 materiali: 6 CAF, di cui 3 revisionati, e 1 MA200(che però presenta problemi e non fa servizio) e fra un mese dovrebbe entrare in esercizio 1 MA200 revisionato (che era stato annunciato per il corrente mese di gennaio). E’ previsto il rientro di altri 2 MA200 che erano finiti nel dimenticatoio da un paio di anni, rispettivamente a luglio ed agosto (la settimana scorsa in Regione Cotral ci aveva annunciato che sarebbero entrati in servizio a giugno…). La frequenza del servizio è a 22 minuti ed è stata accolta e resa operativa la richiesta avanzata dal Comitato Pendolari e dal Municipio X di istituire corse rafforzativa nelle fasce di punta da Acilia a PSP e vv.

Interventi dei consiglieri partecipanti e degli ospiti

Arcamone: ha posto l’accento sugli ascensori che sono di particolare importanza per cui vanno rispettati i tempi;

Biondo: ha comunicato che la linea è di nuovo presente nel servizio Google Maps;

Ieva: fa presente che alla sua richiesta di accesso agli atti inviata a novembre alla Regione Lazio e relativa allo stato di avanzamento della fornitura dei nuovi treni, non ha ricevuto risposta. Ha poi richiesto lo stato di avanzamento lavori sulla infrastruttura, con particolare riferimento alla lina aerea e Cecconi ha risposto che i lavori riprenderanno il 5 marzo, con conseguente interruzione del servizio su ferro alle 21;

La consulta della disabilità chiede lo stato dei lavori per gli ascensori nelle stazioni (Magliana, Basilica S. Paolo, Stella Polare, Cristoforo Colombo, Ostia Antica) e Astral risponde che dovrebbero essere funzionanti, ma Magliana e Basilica sono gestiti da Atac e pare che saranno funzionanti entro marzo. Inoltre sollecita a prendere in considerazione le nuove norme stabilite dal Ministero Lavori pubblici per adeguare gli spazi (ascensori e non) per i non normo dotati. Chiede inoltre di affrontare il problema dei bus Cotral, che non sono dotati di pedane per le carrozzine. Tolomeo, non essendo sua competenza, ha detto che riferirà in azienda. Di Matteo ha preso l’impegno di una commissione specifica con i responsabili Cotral del settore trasporto gomma;

Il Comitato Pendolari, pur riconoscendo che sono stati fatti dei passi in avanti grazie al fatto che sono state accolte le proposte di buonsenso avanzate insieme al Municipio X, ribadisce l’importanza del funzionamento degli ascensori e che su questi c’è stato uno slittamento di date rispetto a quelle comunicate ad ottobre scorso. Su questi argomenti il Comitato ha inviato una lettera specifica a Regione, Astral e Municipio.

Per i lavori alla stazione Acilia Sud Dragona fa presente che, benché la data del termine sia invariata, non sembra che i lavori vadano spediti e ricorda l’importanza che, oltre al ponte di cui si è parlato nella commissione del 24/01/24, è necessario anche avere i parcheggi.

Poi dichiara che sul tema trasparenza, il Comitato ha chiesto ad Astral la trasmissione di contratti di appalto più significativi, ma la risposta ricevuta è stata negativa in quanto i tempi lunghi di produzione avrebbero comportato un aggravio di lavoro per il personale Astral. Il Comitato insisterà fino all’ottenimento dei documenti, perchè la trasparenza è fondamentale nei rapporti fra istituzioni, aziende pubbliche e cittadinanza e non qualcosa di cui riempirsi la bocca senza alcun seguito.

Inoltre afferma che è inammissibile che gli ascensori siano chiusi (come a Lido Centro) quando il personale manca, così come a volte i passeggeri scendendo dal treno dell’ultima corsa hanno trovato la stazione stata chiusa e per fortuna sono potuti uscire dal bar. Su questo la risposta di Astral (Cecconi) è stata in parte ridicola (..magari i lavoratori si saranno assentati per poco tempo…), dall’altra stizzita, negando l’evidenza della chiusura anticipata di qualche stazione (ma forse non sa o non vuole sapere che sono stati fatti specifici reclami).

Sullo stato de servizio Il Comitato ricorda che grazie al monitoraggio quotidiano delle corse, che effettua dal mese di maggio scorso è possibile avere un quadro chiaro dello stato del servizio. Nel mese di dicembre le soppressioni si sono attestate al 4,1%, mentre i ritardi sono ancora ingenti, attestandosi al 43%. Ha poi aggiunto che le corse supplementari andrebbero fatte negli orari esclusivamente di punta per non sprecare km/corse su treni già limitati. Pertanto c’è un orario da tarare.

In merito ai treni nuovi, visto che nessuno si è pronunciato, il Comitato ha comunicato che il primo treno, il prototipo, che doveva arrivare a gennaio 2024, poi nel primo trimestre, poi a maggio, arriverà solo ad ottobre, se non ci saranno ulteriori slittamenti, e quindi avremo il rinnovo delle rotabili solo a fine 2025 o inizio 2026.

Di Matteo riguardo i parcheggi afferma che va rifatta la conferenza dei servizi per ridare i nuovi pareri e impegna a convocare una commissione specifica presso la stazione Acilia Sud; chiede e ottiene conferma da Cecconi, che il ponte ciclopedonale sarà fruibile anche con la stazione chiusa. Ha poi evidenziato la necessità di avere personale Cotral anche a Lido Nord, per la consegna dei giustificativi di ritardo agli studenti.

Welyam e Possanzini, e alcuni rappresentanti d’istituto rappresentano la difficoltà dovute ai ritardi per studenti e lavoratori – soprattutto precari – chiedendo la messa a disposizione di apposita modulistica per i giustificativi;

Bozzi ribadisce la necessità di questa modulistica e rispetto alla presenza del personale in stazione chiede di cambiare prospettiva, rispetto a quanto affermato dalle aziende di gestione.

Biondo ha poi affermato che serve personale in stazione anche per molte altre cose, i servizi vanno migliorati e va incrementata l’occupazione. Ma Cotral ha ribadito di non avere personale e quindi la proposta di altra presenza in stazione è stata bocciata.

L’Assessorato alla mobilità regionale, rappresentato dal Dott. Di Giamberardino come delegato di Ghera, precisa che il tema della Roma Lido è attenzionato e che si stanno svolgendo periodiche e fruttuose riunioni tra Cotral, Astral , Municipio e Comitato Pendolari, volte al miglioramento del servizio che hanno ereditato abbastanza disastrato.

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